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Esperto Risponde

Tunnel carpale ed infiltrazioni di cortisone

Buona sera, da qualche mese mi è stato diagnosticata la sindrome del tunnel carpale e da questa cosa ne è nato un vero e proprio calvario. Dall'elettromiografia è stato riscontrato un tunnel carpale di grado moderato e nervo mediano molto compresso e ridotto del 50% rispetto al nervo del destro. I sintomi riscontrati sono risultati molto strani agli ortopedici che mi hanno visitata in questi mesi (oltre ai classici sintomi ho l'intorpidimento del dito anulare, la mano, quando utilizzata, gonfiava molto ed ho un fastidio che parte dalla spalla e si irradia in tutto il braccio), mi hanno quindi fatto fare anche RX ed RM per sospetta ernia cervicale, risultate positive. Contando la mia giovane età (29 anni) mi è stata consigliata l'operazione, l'ultimo ortopedico che mi ha visitata, però, mi ha spiegato che nel caso i sintomi fossero dovuti tutti all'ernia cervicale, l'operazione rivelerebbe soltanto una perdita di tempo, mi ha quindi eseguito una infiltrazione di cortisone. Mi è stato subito spiegato che per in giornata avrei avuto dolore, ma il dubbio che qualcosa non vada mi è giunto oggi, a 3 giorni dall'infiltrazione, perché non ho più dolore, ma mi sembra di essere tornata ai sintomi di qualche mese fa, ho infatti il costante formicolio di pollice, indice, medio e metà anulare e se provo a piegare il pollice il tutto si intensifica. Non riesco a capire se questa cosa sia di prassi, quindi non so se recarmi dal medico o tranquillizzarmi. Vorrei quindi il parere di un esperto.
Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria
La sintomatologia, in effetti, non sembra tutta compatibile con la diagnosi di sindrome del tunnel carpale. Se la RM dimostra un'ernia del disco cervicale (ma a che livello?) quella potrebbe essere la causa dei disturbi. In assenza di dati precisi dell'esame neurologico è peraltro azzardato esprimere alcun parere. Forse più che il parere di Ortopedici sarebbe utile il parere di un Neurologo e, eventualmente, in seconda istanza, di un Neurochirurgo. Prof. Carlo Gandolfo - Neurologo.
Risposto il: 18 Aprile 2019