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Esperto Risponde

Uso di eroina

Ho scoperto di avere l'epatite C nel 2004 credo anche di sapere come l'ho contratta e dato che da ormai due anni faccio uso quotidiano di eroina per vena e da subito sono entrata in cura da una dottoressa alla quale non ho detto la verità su come ho contratto la malattia ma lei sa che me l'ha trasmessa il mio ragazzo anche lui purtroppo con i miei problemi; ho provato tante volte a fare la cura di metadone scalandolo ma senza risultati positivi. la mia vita e' cambiata gia' dal fatto che dalla dottoressa ormai sono seguita da un anno preciso facendo di tanto in tanto esami del sangue nella stessa struttura molto famosa a roma. fortunatamente non sono mai uscite le analisi della mia dipendenza e io mi sono ritrovata adesso a non poter rinunciare di iniziare la cura di Interferone + Ribavirina perche la mia famiglia cioe' mia madre e mia sorella NON sanno che io ho problemi di droga non lo sanno anche se tempo fa se lo immaginavamo ma io sono riuscita a far sparire dalle loro menti questa idea. Adesso che è passato un anno la dottoressa molto in gamba mi ha prescritto la biopsia del fegato e l'ho fatta e i risultati non sono stati buoni ed e' per questo che mi ha detto che io gia' sapevo perche' ne abbiamo parlato molte volte della terapia, di iniziare la Terapia perche' le mie transaminasi non si sono mai abbassate e secondo me troppo sono andate bene dato che io ho sempre continuato a prendere quella roba. Adesso il 10 ottobre iniziero' la terapia con le somministrazione di 5 pasticche di ribavirina al giorno spartite la mattina e la sera e il venerdi solo il venerdi scelto da me devo fare la puntura di interferone in modo che ho due giorni per riprendermi dagli effetti collterali che ho letto tante informazioni ma la cosa che mi preoccupa di piu' adesso e la mia dipendenza dalla droga che non sa nessuno e nessuno lo deve sapere MAI SPECIALMENTE A CASA MIA e comunque vada io a ottobre devo iniziare la terapia volevo sapere se comporta qualcosa di grave dl'assunzione di droga (eroina) nel tempo della terapia grazie attendo una vostra IMPORTANTISSIMA RISPOSTA AL PIU PRESTO.

p.S SPERO DI ESSERMI SPIEGATA BENE E SE NON MI SONO SPIEGATA BENE VI PREGO DI CHIEDERMI TUTTO QUELLO CHE RITENETE OPPORTUNO GRAZIE HO SOLO VOI COME CONSULTO MEDICO PERCHE' NON POSSO PARLARE CON LA MIA DOTTORESSA NON POSSO PARLARE CON NESSUNO E NON VOGLIO CHE NESSUNO SAPPIA QUESTA MIA COSA NON LO DEVE SAPERE NESSUNO PER FAVORE CAPITEMI E RISPONDETEMI.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Come doverosa premessa ci preme consigliarle di mettere al corrente della cosa il suo medico curante, che potrà aiutarla nel migliore dei modi solo se avrà la sua piena fiducia e verrà messo al corrente di tutti i suoi problemi. Egli inoltre è tenuto a rispettare il segreto professionale e qundi non informerà nessun familiare del suo consumo di droga. Esistono poche esperienze in tal senso poichè la stragrande maggioranza degli epatologi non fa iniziare un trattamento con IFN e RBV a pazienti che fanno uso di sostanze stupefacenti. Anzi gli epatologi solitamente raccomandano il trattamento solo se il soggetto che aveva fatto precedentemente uso di droga sia rimasto dai 6 ai 12 mesi senza assumerne. Vi sono contributi scientifici provenienti da studi tedeschi che sembrano mostrare che le risposte alla terapia con IFN non siano modificate da assunzione di droghe.
Comunque molti altri dati inducono a ritenere che per pazienti che sono attualmente utilizzatori di droghe o che bevono eccessive quantità di alcol, la terapia con HCV+RBV non sia raccomandata sulla base del fatto che la capacità di aderire al programma terapeutico (compliance) dei tossicodipendenti è assai scarsa ed il rischio di reinfezione è alto se essi continuano ad iniettarsi droghe.Tuttavia, a nostra conoscenza, la compliance dei tossicodipendenti in terapia con epatite C non è stato ampiamente investigato. E’ possibile che il trattamento e la cura da parte di specialisti della tossicodipendenza in associazione all’epatologo migliori considerevolmente la compliance del paziente tossicodipendente in terapia con IFN. Criteri di esclusione comunque sono rappresentati da gravidanza, contraccezione non sicura, depressione grave, e sieropositività per AIDS.
Risposto il: 05 Ottobre 2005