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Esperto Risponde

Utile ormonoterapia adiuvante.

Buonasera ho 48 anni in post menopausa ho subito ampia exaresi per carcinoma bilaterale invasivo come da esami istologici che vi riassumo: tubulare pT1b -pNO -G1- ER pos 90% PgR pos 70% - ki 67 pos 10% score 1 + , l'altro lobulare pT1a -pNx -G2 -ER pos 90% - PRG pos 10% - Ki 67 pos 10% score 1+. Ho due indicazioni oncologiche contrastanti per l'assunzione di tamoxifene, Lei cosa consiglia gli effetti collaterali del farmaco valgono la chemio-prevenzione nel mio caso. Ringrazio
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 Usiamo termini corretti. Dopo un intervento per carcinoma mammario il trattamento ormonale e' una terapia adiuvante (detta anche complementare postoperatoria) per inibire le eventuali cellule metastatiche che si fossero staccate dal tumore primitivo prima dell'intervento chirurgico. Per chemio-prevenzione si intende un trattamento medico eseguito prima che sia stato diagnosticato un tumore.

A parte questa eccessiva mia pignoleria, nel Suo caso  e' indicata una terapia ormonale adiuvante che puo' essere fatta con inibitori periferici degli estrogeni (Tamoxifene) o inibitori delle aromatasi che inibiscono la produzione di estrogeni da parte di altri organi (surreni, tessuto adiposo) quando le ovaie hanno cessato la loro attivita'.

Non mi risulta che vi siano evidenze sulla maggiore efficacia dell'una o dell'altra terapia, ma una delle due.

dott. Piero Gaglia

va fatta in tumori con tali valori dei recettori ormonali 

Risposto il: 02 Ottobre 2013