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Vi scrivo il resoconto nosografico della mia

Vi scrivo il resoconto nosografico della mia amica: paziente di 40 anni, in condizioni generali buone, appendicectomizzata circa 45 gg addietro, giunge alla nostra osservazione in condizioni di subocclusione intestinale (alvo chiuso alle feci da circa 3 gg). Esibisce esame colonscopico ed un clisma opaco a doppio contrasto dimostranti una neoformazione vegetante localizzata in sede cecale, le cui biopsie depongono per K. Si esegue una tc di stadiazione che conferma la presenza della sopradetta lesione in assenza di linfoadenopatie. In data 10 c.m. si esegue Laparotomia Mdiana Xifo-sottombellicale. Aperto il peritoneo e´ presente piccola quantita´ di liquido nello scavo del Douglas (esame citologico negativo). Alla palpazione del fegato si apprezzano in sede Parenchimale profonda nel contesto del VI e VII segmento, la presenza di 2 piccole formazioni nodulari (circa 8 mm) e tra il II e il III segmento la grandezza di noduli di circa 4 mm, di dubbia interpretazione. A livello cecale e´ presente neoformazione stenosante "a manicotto" determinante stato Sub-stenotico intestinale con dilatazione delle anse intes. a monte. Si esegue emicolectomia dx con Linfoadenectomia e confezionamento di ileotrasverso anastomosi L -L manuale isoperistaltica. L´esame istlogico definitivo depone per ADK G2 T3N2MX con metastasi ai Linfonodi. Desidero sapere a quale stadio di tumore appartiene quella sigla e se sara´ sufficiente la chemioterapia alla quale verra´ sottoposta per una completa guarigione. Potreste indicarmi 1 centro per un eventuale altro controllo? Vi ringrazio anticipatamente per la VS cortese attenzione. Distinti saluti
Risposta del medico
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Le formazioni nodulari apprezzate a livello epatico sono state bioptizzate? Il dato è fondamentale per la stadiazione del tumore e per le successive decisioni terapeutiche. In particolare, la presenza di metastasi epatiche è sucettibile di intervento chirurgico. Inoltre, lo schema chemioterapico utilizzabile può essere differente in caso di trattamento adiuvante o di prima linea. I centri di riferimento sono numerosi e presenti in tutte le regioni italiane nelle principali istituzioni oncologiche.
Risposto il: 04 Dicembre 2002