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Disturbi del Comportamento Alimentare - DCA - e contraccezione

Disturbi del Comportamento Alimentare - DCA - e contraccezione

I Disturbi del Comportamento Alimentare aumentano il rischio di una minore efficacia contraccettiva.

Una donna che soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare dovrebbe scegliere un metodo di contraccezione non orale. Intervista alla Prof.ssa Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell'Ospedale San Raffaele Resnati di Milano. 
 
Quali sono le conseguenze sul piano contraccettivo derivanti dal Vomito autoindotto, dall’abuso di lassativi e diuretici tipici delle donne con bulimia e anoressia?

Il problema non riguarda solo la contraccezione ma tutti i farmaci: la persona che vomita o fa uso persistente di lassativi ha un ridotto assorbimento dei principi attivi. Nel caso dei principi attivi contenuti nella pillola si hanno conseguenze importanti: il controllo del ciclo non è ottimale – aumentano i fenomeni di spotting (piccole perdite di sangue durante l’assunzione del contraccettivo) e aumenta il rischio di una minore efficacia contraccettiva, soprattutto se vomito e/o abuso di lassativi si associano a dimenticanze che sappiamo essere molto frequenti, in particolare nelle donne ansiose.

In tema di contraccezione, cosa dovrebbe sapere la donna che soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)?

Una donna che soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare dovrebbe orientarsi – sotto controllo medico, verso un metodo contraccettivo non orale scegliendo tra quattro soluzioni: il cerotto contraccettivo, l’anello vaginale, l’impianto con etonogestrel e la spirale intrauterina. Vanno ovviamente fatte delle precisazioni:

  1. il metodo numero uno per accettabilità e indicazione è il cerotto;
  2. l’anello va benissimo nelle donne che non soffrono di intolleranze alimentari e/o di Disturbi del Comportamento Alimentare in quanto queste ragazze – in particolare le bulimiche, a causa dell’Infiammazione cronica delle pareti intestinali, per uso prolungato di lassativi che hanno un effetto irritante - sono soggette a vaginiti con frequenza superiore rispetto alla popolazione generale: avere vaginiti e usare l’anello vaginale in un ecosistema già delicato aumenta nettamente il rischio di vaginiti da candida;
  3. l’impianto richiede di essere impiantato sottocute e solo recentemente questo metodo è stato introdotto in Italia;
  4. la spirale va benissimo se la donna che soffre di Disturbi del Comportamento Alimentare ha già avuto un figlio ma è sconsigliato prescriverla alle donne che non hanno ancora avuto gravidanze.

Oltre a queste soluzioni è raccomandato sempre l’uso del profilattico in parallelo a un contraccettivo femminile. Una grande preoccupazione che in generale si ha nelle giovani donne che hanno rapporti sessuali con uno o più partner – contrarre importanti e gravi malattie sessualmente trasmesse, emerge più fortemente nelle bulimiche che più della popolazione generale tendono a vivere promiscuità sessuale. Quindi, per avere una contraccezione sicura: cerotto contraccettivo transdermico per lei e profilattico per lui.

Quale può essere un primo segnale che la donna e chi le sta di fianco dovrebbe cogliere per evitare lo scivolamento verso forme gravi di Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA)?

Distinguiamo tre grandi indicatori: sul fronte alimentare, sul fronte psicologico, sul fronte ginecologico.

  • Sul fronte alimentare abbiamo dei segnali importanti: la riduzione progressiva delle porzioni di cibo; il fatto di “cincischiare” con il cibo – ossia il continuo ritirare delle cose dal piatto; le monomanie alimentari – mangiare pochi cibi selezionati con la convinzione che quei cibi siano sufficienti per stare bene e che rappresentino l’eccellenza; il fatto che la ragazza si soffermi spesso in bagno dopo mangiato deve far pensare che potrebbe avere episodi di vomito; trovare residui di cibo in camera che non è un posto dove normalmente si mangia (episodi più frequenti per le bulimiche); le variazioni di peso – in particolare lo yoyo che è tipico di quella che si definisce psicoplasticità ossia la fluttuazione tra Anoressia e bulimia, oppure la perdita progressiva di peso che è tipica dell’anoressia.
  • Sul fronte psicologico: difficoltà emozionali, periodi di depressione, difficoltà a scuola, difficoltà sentimentali.
  • Sul fronte ginecologico si presentano irregolarità del comportamento mestruale: oligomenorrea – mestruazioni che tendono a saltare un ciclo e a ripresentarsi ogni 50-60 giorni; amenorrea – ossia blocco mestruale; polimenorrea – cicli ravvicinati; mestruazioni abbondanti – tipiche delle bulimiche e dovute allo stress biologico che determina un’alterazione della regolarità con cui ipotalamo e ipofisi vanno a stimolare l’ovaio nella produzione degli ormoni.

Tutte queste situazioni devono farci immediatamente interrogare sul comportamento alimentare e, in base a questo, far scegliere il “vestito contraccettivo” su misura.

Ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2020
5 minuti di lettura

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