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I Disturbi del Comportamento Alimentare e la contraccezione

I Disturbi del Comportamento Alimentare e la contraccezione

I disturbi del comportamento alimentare quali anoressia e bulimia possono mettere a rischio l'efficacia dei metodi contraccettivi orali.
In questo articolo:

La maggior parte delle donne con Disturbi del Comportamento Alimentare(DCA) non è consapevole dei rischi che questo comportamento determina per la salute. E non sa neppure che anoressia e bulimia hanno effetti importanti anche sulla sfera della sessualità, che possono mettere a rischio l’efficacia dei metodi contraccettivi orali.

Le 'cattive abitudini' legate al rapporto difficile con la propria immagine corporea, un rapporto segnato da una vera e propria ossessione per la forma fisica e la rappresentazione sessuale del proprio corpo, caratterizzano ormai la nostra epoca. I Disturbi del Comportamento Alimentare sono, infatti, sempre più frequenti: ne sono colpite oltre 300 mila donne in età fertile.

Secondo un recente sondaggio online a cura della Prof.ssa Graziottin e del Prof. Jannini, condotto su 1.730 donne italiane, una donna su due si preoccupa del peso e una su quattro soffre di disturbi del comportamento alimentare, anche se solo nel 7% dei casi tale condizione riceve una vera e propria Diagnosi clinica di Anoressia o di bulimia. Diagnosi non sempre facile, se si tiene conto del fatto che, secondo l’American Psychiatric Association, la metà dei pazienti anoressici finisce con l’avere anche sintomi di bulimia e in non pochi casi i pazienti bulimici sviluppano comportamenti anoressici.

Anoressia e Bulimia

Anoressia

  • Restrizioni severe del regime alimentare, con una riduzione costante della quantità di alimenti ingeriti
  • Iper-attività fisica per perdere peso
  • Vomito autoindotto e uso inappropriato di pillole lassative e diuretiche

Bulimia

  • Alimentazione compulsiva (abbuffate), in genere di nascosto dagli altri
  • Vomito autoindotto e uso inappropriato di pillole lassative e diuretiche
  • Sensazione frustrante di essere incapaci di autocontrollo
  • Forte stress emotivo che precede l’episodio di abbuffata

Ripercussioni sulla sfera sessuale e ginecologica

I disturbi del comportamento alimentare, come ha confermato il citato sondaggio online, comportano anche importanti conseguenze nella sfera sessuale e ginecologica.

  • Disturbi della sessualità. Il 25% delle donne con DCA ha la tendenza a cambiare spesso partner e il 58% vive la propria sessualità in modo frenetico. I dati del sondaggio mettono in evidenza che i DCA si accompagnano a chiari segni di disagio psico-sessuale e a difficoltà emozionali: per esempio, il 46% delle donne con questi disturbi ha difficoltà a lasciarsi andare, mentre il 37% prova vergogna del proprio corpo durante il rapporto sessuale.
  • Disturbi ginecologici. Il 60% delle donne con DCA soffre di alterazioni legate al ciclo mestruale. Infatti il 33% accusa irregolarità del ciclo, il 12% soffre di sanguinamenti tra un ciclo e l’altro (i cosiddetti spotting) e il 15% soffre di amenorrea, cioè di assenza del ciclo mestruale. Inoltre, circa metà delle donne con diagnosi di DCA, soffre di vaginite. Si tratta di problemi che condizionano anche l’efficacia delle pratiche contraccettive.

DCA: efficacia a rischio per la contraccezione

Infatti, il vomito autoindotto e la diarrea causati dall’uso di lassativi (questi ultimi acquistati, magari, in erboristeria con l’erronea convinzione che, essendo naturali, siano innocui) possono compromettere l’assorbimento intestinale degli ormoni steroidei contenuti nel contraccettivo orale, così come compromettono l’assorbimento dei nutrienti e delle calorie contenuti nel cibo.

Queste donne possono così andare incontro al rischio di gravidanze indesiderate se la loro scelta contraccettiva ricade sulla pillola. E, come ha messo in evidenza il sondaggio, spesso non sono consapevoli di questo rischio: più del 60% delle donne con diagnosi di un disordine alimentare non è consapevole, infatti, che i 'comportamenti eliminatori', cioè Vomito autoindotto o uso di lassativi per indurre diarrea, riducono l’efficacia del contraccettivo orale.

La scelta contraccettiva più adatta: la via transdermica

Per queste donne, la soluzione più adatta può essere un metodo ormonale non orale, come il cerotto contraccettivo, che, oltre a contribuire alla regolarizzazione del ciclo, frequente nelle donne con bulimia e anoressia, consente di 'aggirare' le pratiche eliminatorie.

La via transdermica, utilizzata, appunto, dal cerotto per il rilascio del principio attivo contraccettivo, grazie al passaggio diretto cerotto-pelle-sangue, salta la via gastrointestinale, consentendo di superare i problemi di scarso assorbimento provocati da vomito e diarrea. Inoltre, il cerotto può anche contribuire a regolarizzare il ciclo, e rassicura la donna, evitando che la paura di gravidanze indesiderate si aggiunga ai molti fattori ansiogeni già presenti in chi soffre di DCA.

Il cerotto si pone come una soluzione adatta in caso di Disturbi del Comportamento Alimentare anche per un altro fattore: la paura di ingrassare tipica di queste donne. Secondo il citato sondaggio online, il 56% delle donne con DCA ritiene che i contraccettivi ormonali facciano ingrassare, con il rischio che finiscano per evitare l’assunzione di questo tipo di contraccettivi e si espongano a gravidanze indesiderate.

Da questo punto di vista il cerotto presenta il vantaggio, dimostrato scientificamente, di non influire sul peso e sulla composizione corporea, consentendo così di rassicurare la donna rispetto all’assillo del peso e garantirle una corretta copertura contraccettiva. Il cerotto, infine, non compromette il metabolismo minerale osseo.

Nelle donne con DCA potrebbe manifestarsi un problema di bassa densità minerale ossea, con un maggior rischio di fratture. Ciò a causa del disturbato comportamento alimentare e nutritivo (che causa uno scarso assorbimento di proteine/vitamine/sali minerali), e della diminuzione dei livelli di estrogeni, per l’irregolarità mestruale (amenorrea e oligomenorrea). Come dimostrato da un recente studio clinico, la contraccezione transdermica mantiene invece il corretto metabolismo osseo, grazie ai costanti livelli plasmatici di estrogeni.

Attenzione ai campanelli d’allarme!

L’impatto dei disturbi del comportamento alimentare comprende anche la sfera sessuale e, nella donna, può comprendere il rischio di gravidanze indesiderate, spesso senza che l’interessata ne sia consapevole. Sono dunque molti i motivi per cui è importante prestare attenzione ai campanelli d’allarme, ai segnali che denunciano un comportamento che potrebbe 'scivolare' verso i DCA.

Sono veri e propri 'semafori rossi', che è importante vedere prima che il DCA si instauri, per cercare in tempo un aiuto qualificato da parte del medico e dello psicologo.

Alcuni segnali d’allarme

Comportamento alimentare

  • Tendenza a ridurre la quantità di cibo e a selezionare solo alcuni cibi (carote, insalata, fette biscottate, ecc.)
  • 'Cincischiare' con il cibo mentre si è a tavola
  • Nascondere residui di cibo in camera
  • Soffermarsi a lungo in bagno

Segnali psicologici

  • Delusioni sentimentali recenti
  • Difficoltà a esprimere emozioni e sentimenti
  • Ossessione della bilancia
  • Distorsione dell’immagine corporea

Segnali ginecologici

  • Perdita del ciclo mestruale
  • Sanguinamenti tra un ciclo e l’altro
  • Alterazioni del comportamento sessuale


Fonti:

  • Conferenza Stampa “Donne e cibo: un difficile rapporto che influenza la scelta contraccettiva” (Milano, 10 maggio 2011)
  • Epicentro ISS. http://www.epicentro.iss.it/problemi/anoressia/anoressia.asp
  • Gentile MG. I Disturbi del Comportamento Alimentare. In Dietetica e nutrizione. Clinica, terapia e organizzazione. A cura di Fatati G. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 2007.
  • Graziottin A. Disturbi del Comportamento Alimentare e Contraccezione 2011.
  • Laxative overdose - Medline Plus: http://www.nlm.nih.gov/medlineplus/ency/article/002586.htm.
  • Treasure J, Claudino AM, Zucker N. The Lancet 2010; 375(9714):583-593.
  • Graziottin A. Patient Preference and Adherence 2008;2:357-67.
  • Patrick L. Altern Med Rev 2002;7(3):184-202.
  • Barone G. Bollettino di Ginecologia Endocrinologica 2010;4:43-47.
  • Massaro M et al. Contraception 2010; 81(3):209-214.
Ultimo aggiornamento: 19 Maggio 2020
7 minuti di lettura

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