Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
Benessere psicologico: i sei campi della vita

Benessere psicologico: i sei campi della vita

La ricerca è giunta a interessanti conclusioni: il benessere psicologico è composto da sei ingredienti principali.

Il raggiungimento e il mantenimento di un buon livello di benessere psicologico dovrebbe essere uno dei principali obiettivi esistenziali di un individuo, perché sentirsi bene dal punto di vista psicologico aiuta ad affrontare la vita e le sue sfide quotidiane.

Ma come si può intervenire per raggiungere uno stato di benessere psicologico personale? A fare una revisione dei principali studi condotti in materia negli ultimi venti anni è stata Carol Ryff, dell’University of Wisconsin-Madison, che è giunta a interessanti conclusioni e ha realizzato una scala dei sei ingredienti principali del benessere psicologico.

Partendo dal presupposto che il benessere è un concetto dinamico che quindi include un ampio ventaglio di dimensioni soggettive, sociali e psicologici, ma anche aspetti legati alla salute, la scala ideata dalla Ryff si concentra sulla misurazione di sei sfaccettature del benessere psicologico:

  • accettazione di sé;
  • la creazione di legami di qualità;
  • autonomia di pensiero e azione;
  • capacità di gestire ambienti complessi in base alle esigenze e valori personali;
  • perseguimento di obiettivi significativi e un senso di scopo nella vita
  • continua crescita e sviluppo come persona.

L’autonomia resta un elemento chiave nel benessere psicologico: essere indipendenti, mantenere forti le proprie convinzioni e i propri valori anche di fronte alle resistenze della società e degli altri, di fronte alle avversità, mantenere un buon controllo sul proprio ambiente. Ma giocano un ruolo determinante anche un senso di crescita personale (cioè sentire di vivere un processo di continuo miglioramento di sé), sviluppare buone e proficue relazioni con gli altri e sentire di avere uno scopo nella vita.

Non meno importante, infine, avere una buona accettazione di se stessi, un obiettivo che non si può raggiungere senza partire da una buona conoscenza di sé. E indubbiamente gioca un ruolo importante nel raggiungimento di una condizione di benessere psicologico stabile anche le caratteristiche psicologiche e caratteriali di ognuno, l’approccio alla vita: essere aperti a nuove esperienze, essere ben disposti verso gli altri, ma anche sentirsi utili per la propria famiglia.

Quello delle relazioni familiari resta un nodo cruciale: vivere i vari ruoli che si ricoprono all’interno della famiglia come un vero e proprio investimento personale produce indubbiamente benessere psicologico. Insomma, sentirsi utili per la propria famiglia fornisce un chiaro e preciso scopo alla vita che non può non avere ripercussioni sul benessere personale. Infine, l’analisi mostra come sia diventato sempre più ricorrente il concetto di resilienza, la capacità di mantenere o ritrovare il benessere di fronte alle avversità, una rilevante abilità personale visti i tempi che corrono.

Ultimo aggiornamento: 09 Giugno 2015
3 minuti di lettura
Commento del medico
Dr. Giovanni Delogu
Dr. Giovanni Delogu
Specialista in Psicoterapia

Il modello psicologico di eudemonia (approccio filosofico al benessere umano) proposto da Ryff, mette in evidenza, attraverso delle ricerche ben circostanziate, dei comportamenti predittivi per il benessere o il malessere individuale.

L’articolo è pubblicato sulla rivista Psychoterapy and Psychosomatics proprio per le implicazioni legate alla psicoterapia nel trattamento di disturbi psichici associati a uno squilibrio in una delle aree indicate nell’articolo. Il modello va preso come una mappa dell’essere umano, una guida turistica per chi non è addetto ai lavori, e uno spunto di riflessione importante per il professionista.

È dimostrato statisticamente che stanno meglio le persone sposate di quelle single, vedove o separate, questo dà un’idea dell’importanza dei valori familiari e dell’essere sociale tipico dell’uomo. Per contro, le donne single riportano maggiori livelli di autonomia rispetto alle donne sposate. È facile capire come il modello di Ryff debba essere flessibile a seconda della cultura e dell’età, perciò facilmente attaccato e attaccabile dal punto di vista metodologico.

L’hai trovato utile?

Condividi

Iscriviti alla newsletter di Paginemediche
Unisciti ad una community di oltre 50mila persone per ricevere sconti esclusivi e consigli di salute dai nostri esperti.
Ho letto l'Informativa sulla Privacy e acconsento al trattamento dei miei dati personali