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L'intervento mininvasivo più diffuso per il trattamento dell'incontinenza urinaria da sforzo femminile.
In questo articolo:

Che cos’è la Tecnica TVT

La Tecnica TVT (Tension-free Vaginal Tape Procedure) per il trattamento dell’Incontinenza urinaria è una procedura messa a punto in Svezia dal professor Ulf Ulmsten presso l'Ospedale Universitario di Upsala, introdotta in Italia dal 1997 ed attualmente eseguita in molte divisioni di ginecologia e di urologia.

È un intervento mini-invasivo che viene effettuato in anestesia locale. L’intervento consiste nel praticare due incisioni di circa 1 cm a livello del pube e una di circa 1cm e mezzo sulla vagina, attraverso le quali viene posizionato una bendarella di materiale sintetico che circonda l'Uretra e garantisce la continenza sotto sforzo.
 
Varianti più recenti della tecnica prevedono l’utilizzo di aghi molto piccoli e la sola incisione sottouretrale in Vagina. Evitando di incidere la cute della paziente, con un’invasività minima e la quasi totale assenza di dolore, garantiscono un migliore risultato anche dal punto di vista estetico.
 
Al termine dell’intervento, della durata di circa 30 minuti, si procede ad assicurare il corretto posizionamento senza tensione della bendarella. Spesso non è necessario posizionare il catetere vescicale e la degenza ospedaliera è solitamente limitata a una sola notte.
 
Alla paziente viene somministrato un trattamento antibiotico per il periodo di convalescenza e la ripresa delle attività quotidiane, con l’unica avvertenza di non eseguire sforzi eccessivi, può avvenire già la settimana successiva all’intervento.

La Tecnica TVT è un intervento sicuro la cui efficacia viene testata direttamente in sala operatoria invitando la donna a tossire al fine di verificare il sostegno effettivo dell'uretra. 

Le complicanze post-operatorie associate alla tecnica TVT, infatti, sono sporadiche:
• episodio di ritenzione urinaria;
• ematomi intorno al punto di passaggio degli aghi nelle strutture muscolari pelviche;
• perforazioni vescicali rintracciate dalle cistoscopie di controllo;
• rare infezioni.

Fonti: 
Ultimo aggiornamento: 16 Settembre 2016
2 minuti di lettura

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