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Tecniche di trattamento cognitivo

Nella Psicoterapia Cognitiva esistono diverse tecniche dedicate a problemi specifici e mirate al raggiungimento di determinati obiettivi.

 


Nella Psicoterapia Cognitiva l'uso di tecniche specifiche è stato per molto tempo un problema; infatti, accanto ad alcune generali indicazioni che fanno parte della pianificazione del modello ABC, vi sono due atteggiamenti di fondo definibili: l'uno favorevole ed incline allo sviluppo di tecniche di trattamento specifiche per singoli problemi e l'altro tendente soprattutto ad approfondire la storia di vita del paziente e le sue connessioni centrali in modo da sviluppare nel soggetto una sempre più coerente prospettiva personale.
Tali atteggiamenti, le tecniche e la costruzione soggettiva del paziente, sono in definitiva integrabili e di fatto integrati negli approcci maggiormente conosciuti (Alford, Beck, 1997; Norcross, ; Held, 1996).
Tra i due estremi possiamo definire una breve lista di tecniche di trattamento specifiche dedicate a specifici problemi e scopi del trattamento e che sono mirate a raggiungere obiettivi particolarmente definiti (Dell'Erba 1998a; Freeman et al., 1990).

Principali tecniche cognitive


Le principali tecniche cognitive sono le seguenti:

Analisi di evidenze e dati
Questa tecnica consiste nell'insegnare al paziente ad identificare e mettere in discussione l'evidenza e i dati usati per mantenere le proprie idee inefficaci e disfunzionali. Per fare ciò deve essere identificata con chiarezza le fonte dei dati stessi e il ragionamento eventuale che il paziente effettua per dare rilevanza a essi. L'iniziale messa in discussione di una evidenza "sensoriale" o "percettiva" è un fatto indubitabilmente contro-intuitivo, tuttavia tramite questa tecnica il paziente può accedere alla migliore valutazione degli eventi; inoltre, il terapista può evidenziare come il soggetto abbia utilizzato determinati processi cognitivi o abbia commesso determinati errori cognitivi, e ciò è determinante per l'analisi del personale stile disfunzionale di ragionamento e quindi per l'eventuale addestramento e modificazione

Riattribuzione
Gli individui attribuiscono un significato ad eventi in modo non univoco ma dipendente dall'assetto di assunzioni soggettivamente rilevanti. Questa differenza tra le varie persone è dovuto alla differenza dello stile di attribuzione delle cause degli eventi, che come abbiamo già esaminato è processo molto importante nell'esame dei processi di ragionamento e di assunzione di responsabilità. Il paziente può formulare giudizi ed attribuzioni in modo disfunzionale, e queste attribuzioni possono essere graduate e ristrutturate secondo i fattori principali esaminati. La attribuzione realistica di responsabilità è sempre un passo fondamentale, tuttavia tutti i tre fattori sono generalmente coinvolti (globale-specifico, stabile-temporaneo, interno-esterno).

Decatastrofizzazione e graduazione
Spesso il paziente giudica un evento come una esperienza terribile e catastrofica piuttosto che seccante e semplicemente negativa. Tale atteggiamento può essere modificato attraverso il confronto, sia diretto sia mediante la discussione, di esperienze più negative; inoltre, il terapista può aiutare il paziente a graduare gli eventi o le emozioni che esperisce attraverso una scala soggettiva di misura. Questo metodi rende possibile un confronto ed un riferimento più adattivo.

Esaminare le alternative
L'esame delle alternative comprende una serie di compiti più o meno connessi tra loro. Un primo aspetto è quello della formulazione di prospettive alternative a quella che il paziente produce; tale metodo contribuisce alla scoperta di modi di valutazione nuovi, meno centrati sull'assetto soggettivo. Un altro aspetto consiste nell'esaminare i pro e contro di un evento; infatti, attraverso tale metodo il soggetto può valutare in modo più semplice una particolare condizione che può invece apparirgli molto complessa, o può valutare in modo rigidamente univoco. Un ulteriore aspetto è quello di esaminare o anche fantasticare le conseguenze di una scelta in modo tale che attraverso la produzione di inferenze ed IPOTESI soggettive può essere esaminato il sistema soggettivo di giudizio e quindi eventualmente modificarlo.

Etichettare
Formulare una etichetta o una definizione ad un dato evento o stimolo può essere utile ad un più funzionale processo di categorizzazione e riconoscimento degli eventi. Attraverso l'attribuzione di una etichetta il soggetto può sviluppare una migliore conoscenza delle proprie reazioni emotive e comportamentali; inoltre, lo sviluppo delle abilità di automonitoraggio ed auto-osservazione dipende dalla capacità di riconoscere i singoli stimoli, che possono essere sia emozioni, sia comportamenti, ma anche cognizioni specificamente isolate come obiettivo terapeutico.

Analisi e sostituzioni di immagini
Il lavoro con le rappresentazioni deve riguardare sia l'esame e la valutazione delle produzioni immaginative del soggetto sia la eventuale modificazione guidata dal terapeuta secondo degli obiettivi stabiliti; tale metodo oltre che terapeutico è anche specificamente diagnostico di assunzioni personali che rivestono un ruolo centrale per il soggetto.

Autoistruzioni
Il soggetto può apprendere a formulare delle specifiche istruzioni che in precedenza ha stabilito con l'aiuto del terapeuta; tali istruzioni sono una guida in situazioni complesse e prendono il posto di cognizioni e pensieri automatici negativi i quali possono avere un ruolo di stimoli interferenti con particolari attività del soggetto. Le abilità connesse all'apprendimento di autoistruzioni riguarda anche la capacità di esternalizzare voci e pensieri che il soggetto immagina e produce nelle proprie rappresentazioni.

Focalizzazione e distrazione
Questo metodo riguarda l'uso terapeutico dei processi attentivi, ed in particolare l'apprendimento di abilità di dirigere intenzionalmente la propria attenzione in modo funzionale secondo specifici obiettivi terapeutici. Tale compito è utile in situazioni dove l'intensità di stimoli ed eventi giudicati estremamente negativi può impedire al soggetto un funzionamento adeguato di altri processi cognitivi (giudizio, inferenze, analisi di evidenze, confronti, ...).

Uso di schede e diari
L'uso di materiale per raccogliere informazioni è centrale nel trattamento cognitivo, ed attraverso schede elaborate secondo gli specifici obiettivi del compito il soggetto può raccogliere i dati rilevanti ma anche disporre di materiale da discutere e valutare in seduta. La compilazione di diari, inoltre, è un metodo per elicitare prospettive personali del paziente che altrimenti difficilmente potrebbero essere discusse. In tali compiti il paziente deve essere responsabilizzato sul significato di tali operazioni e incoraggiato a perseguirle.

Stop del pensiero
La tecnica dello stop del pensiero è un metodo classico e conosciuto che ha avuto notevoli varianti nella applicazione terapeutica. Essa consiste nell'aiutare il paziente a riconoscere una data cognizione e sostituirla con una diversa che abbia un valore interferente.

Ristrutturazione cognitiva
Questa tecnica è tra gli strumenti operativi principali del trattamento cognitivo ed è per questo forse la più celebre. Essa consiste nell'esaminare le cognizioni del soggetto in riferimento ad un evento insieme con le conseguenti reazioni emotive e comportamentali, e aiutare il paziente a produrre delle modificazioni con la verifica delle reazioni collegate. Tale metodo è l'applicazione diretta del modello ABC che abbiamo già esaminato.

Esposizione
La tecnica della esposizione può essere sia diretta sia immaginativa, e può essere sia graduale sia totale. La variante ritenuta più efficace è l'uso della esposizione diretta graduale; essa è applicata nella gran parte dei trattamenti mirati all'Ansia (panico, ossessioni, ipocondria, Ansia sociale), ma anche in trattamenti più articolati che riguardano disturbi diversi (ad esempio, disturbi psicotici). Il valore terapeutico dell'esposizione è riconosciuto ampiamente, e costituisce spesso la componente fondamentale di diversi trattamenti. Attraverso questo metodo il soggetto può ottenere almeno due obiettivi: avere informazioni dirette su condizioni che teme e quindi assumere un rischio calcolato, ed abituarsi ad uno stimolo che può aver giudicato in modo distorto.

Prevenzione della risposta
Attraverso questa tecnica il soggetto può apprendere un metodo per fronteggiare diversi comportamenti impulsivi e molteplici reazioni indesiderate. Il punto centrale del metodo è lo sviluppo della abilità di stabilire un record personale sempre crescente tra un pensiero o la rappresentazione giudicata negativa ed una specifica reazione cognitiva o comportamentale. La modificazione di tale connessione permette al soggetto sia di verificare le conseguenze temute dalla mancanza della emissione della conseguenza, sia di avere informazioni sulle proprie reazioni emotive o cognitive.
Ultimo aggiornamento: 18 Marzo 2015
8 minuti di lettura

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