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Allarme processionaria: quali sono i rischi?

Allarme processionaria: quali sono i rischi?

A Firenze 13 bambini sono stati ricoverati per difficoltà respiratorie e problemi cutanei causati dal contatto con la processionaria.
In questo articolo:

Con l’arrivo della primavera è di nuovo allarme processionaria. Solo la scorsa settimana a Marsiglia, in Francia, diciotto bambini sono stati ricoverati all’ospedale dopo aver toccato questi insetti caduti da un albero nel cortile della scuola. In Italia, invece, l’invasione delle processionarie quest’anno sembra aver colpito Firenze: nella città toscana negli ultimi giorni sono finiti al Pronto Soccorso ben 13 bambini che presentavano difficoltà respiratorie, tosse, braccia e mani ricoperte di bolle. Ad essere colpiti dal pericoloso lepidottero anche due cani che hanno dovuto subire delicati INTERVENTI.

Che cos’è la processionaria

La processionaria del pino o Thaumetopoea pityocampa è un insetto lepidottero che, oltre ad attaccare e distruggere diverse tipologie di piante, risulta essere molto pericoloso per gli animali e per l’uomo. I peli urticanti dell’insetto sono velenosi e in alcuni casi possono provocare anche una grave reazione allergica, a causa del rilascio di istamina, e addirittura uno Shock anafilattico.

Gli effetti e i rischi della processionaria

I cani possono involontariamente ingerire i peli che ricoprono l’insetto, dal momento che questi si staccano molto facilmente. Entrando in contatto con il manto, la bocca, le mucose e la lingua dei cani, la processionaria provoca una distruzione del Tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.

Nell’uomo, in caso di contatto con la pelle, la processionaria può causare una dolorosa eruzione cutanea con forte prurito. A contatto con gli occhi provoca rossore, bruciore e congiuntivite. I peli urticanti che vengono inalati, invece, irritano le vie respiratorie con starnuti, mal di gola e difficoltà respiratoria. In caso di ingestione, infine, si verifica un’infiammazione delle mucose della bocca e dell’intestino con sintomi quali salivazione, vomito e dolore addominale.

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Ultimo aggiornamento: 24 Marzo 2017
2 minuti di lettura

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