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La nuova malattia da smartphone si chiama cybercinetosi

La nuova malattia da smartphone si chiama cybercinetosi

Proprio come il classico mal d'auto, questa versione digitale della cinetosi si manifesta con nausea, confusione e mal di testa.
In questo articolo:
Con l'avvento e la crescente diffusione delle nuove tecnologie la comunità scientifica si trova a dover fare i conti anche con disturbi fisici e psichici del tutto nuovi.
Solo poco tempo fa un fisioterapista aveva lanciato l'allarme relativo alle malformazioni che si creano alla colonna vertebrale e alla cattiva postura nei ragazzi che stanno troppo tempo curvi sui loro smartphone.
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Le impressionanti radiografie diffuse da un chiropratico australiano evidenziano il fenomeno.
Adesso al Telegraph alcuni esperti parlano di cybercinetosi, una variante moderna della più comune cinetosi, cioè il mal d'auto.

Quando si viaggia su mezzi di trasporto è facile soffrire di nausea, Vomito, Vertigini: sono i sintomi della cinetosi, legata soprattutto alla sensazione di movimento.
 

Nausea, mal di testa, confusione e instabilità: i sintomi più comuni 

Ebbene, adesso un termine simile, ma legato all'utilizzo di strumenti tecnologici, è stato coniato dalla comunità scientifica anglosassone per definire quello strano insieme di sintomi che sopravvengono addirittura nell'80% degli utilizzatori di smartphone e tablet. Nausea, mal di testa, confusione ed instabilità sono i sintomi più comuni di questo nuovo disturbo legato all'utilizzo di questi strumenti. Secondo  gli esperti la cybercinetosi sarebbe causata essenzialmente dall'osservazione assidua e concentrata di movimenti rapidi sullo schermo. E il rischio di soffrire di questo malessere è ancora più alto se si guardano filmati realistici.

Proprio come per il mal d'auto, la cybercinetosi è causata dal fatto di vedere il movimento ma non sentirlo con il corpo.

Come spiega Cyriel Diels, psicologo cognitivo della Coventry University, “si tratta di una risposta naturale dell'Organismo a un ambiente innaturale”.
Ultimo aggiornamento: 20 Novembre 2015
2 minuti di lettura

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