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Olio di palma: non è nocivo ma è bene limitarne il consumo

Olio di palma: non è nocivo ma è bene limitarne il consumo

Le raccomandazioni dell'Istituto Superiore di Sanità sul consumo di olio di palma
In questo articolo:


Scagionato l'olio di palma. Lo dichiara l'Istituto Superiore di Sanità che mesi fa aveva ricevuto dal Ministero della Salute la richiesta di elaborare un parere su questo ingrediente alimentare largamente utilizzato e recentemente finito sotto accusa.

Cosa si legge, dunque, nel rapporto conclusivo dell'ISS? 

L'olio di palma non contiene componenti che possono determinare effetti negativi sulla salute. Resta, tuttavia, il dato relativo all'effetto dannoso procurato dai grassi saturi, responsabili di aumentare il rischio di patologie cardiovascolari. Gli acidi grassi saturi sono presenti in una gran varietà di alimenti ed ingredienti alimentari come latte e latticini, carne, uova e secondo le raccomandazioni internazionali non devono superare il 10% dell'apporto calorico giornaliero. 

Cos'è l'olio di palma

Si tratta di un ingrediente molto usato nell'industria alimentare dove viene impiegato come grasso vegetale: è composto per il 50% da acidi grassi saturi (acido palmitico), per il 40% da acidi grassi moninsaturi e per il 10% da acido linoleico, un acido grasso polinsaturo.

Il rapporto dell'ISS

Gli esperti hanno analizzato i dati relativi al consumo di alimenti in Italia nel periodo 2005-2006 per capire quali fossero i livelli di esposizione della popolazione agli acidi grassi saturi, in diverse fasce di età.

E allora:

  • la popolazione generale adulta consuma circa 27 grammi di acidi grassi saturi al giorno e il contributo dell'olio di palma è di 2,5-4,7 grammi;
  • i bambini nella fascia di età 3-10 anni consumano da 24 a 27 grammi di grassi saturi con un contributo dell'olio di palma pari a 2,5-7,7 grammi;
  • il consumo complessivo di acidi saturi è d 11,2 grammi al giorno, di poco superiore ai limiti raccomandati. 

In conclusione non ci sono, scrive l'ISS “evidenze dirette nella letteratura scientifica che l’olio di palma, come fonte di acidi grassi saturi, abbia un effetto diverso sul rischio Cardiovascolare rispetto agli altri grassi con simile composizione percentuale di grassi saturi e mono/poliinsaturi, quali, ad esempio, il burro".

Leggi anche:
L'olio di palma, largamente impiegato nell'industria dolciaria, da anni è al centro di un acceso dibattito sui rischi per la salute.

Ad ogni modo resta valida la raccomandazione di seguire una dieta sana, equilibrata e variegata e di limitare l'assunzione di alimenti che apportano elevate quantità di grassi saturi, raccomandazione diretta soprattutto a persone più vulnerabili come bambini, anziani, dislipidemici, obesi, pazienti con pregressi eventi cardiovascolari, ipertesi.
Gli esperti rendono noto che i dati disponibili sono fermi al 2006, ma si attendono aggiornamenti per poter riprendere in mano l'analisi. Un impegno importante e necessario perché negli ultimi anni l'importazione di olio di palma e il suo impiego nella produzione alimentare ha vissuto un trend di crescita notevole. 

 

Per approfondire guarda anche "Dieta e Nutrizione: alimenti da evitare"
Ultimo aggiornamento: 29 Febbraio 2016
3 minuti di lettura

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