Stoccolma, 7 dic. (AdnKronos Salute) - Il tumore è furbo, muta e si trasforma per sfuggire alle nostre difese immunitarie. "Perché allora combatterlo con l’immunoterapia? Perché l’immunoterapia ha un’elevata specificità, è adattabile e ha memoria". A spiegarlo nel suo intervento all'aula medica del Karolinska Institutet di Stoccolma è James P. Allison del M.D. Anderson Cancer Center, che riceverà lunedì il Nobel per la medicina 2018 proprio per i suoi studi sull’immunoterapia anti-cancro.
Dopo aver ricordato le tappe dei suoi studi, e dedicato il suo intervento ai collaboratori che hanno lavorato insieme a lui al progetto di una vita, Allison ha ricordato alcuni elementi critici per lo sviluppo futuro di terapie che bersaglino i checkpoint immunitari: "Occorre determinare i meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nell’effetto anti-cancro; determinare l’impatto di altri agenti terapeutici sul sistema immunitario; combinare le migliori terapie standard con gli agenti immunoterapici; individuare nuove molecole target per migliorare l’efficacia e identificare bio marker predittivi, prognostici o farmacodinamici". Per poter scatenare l’attacco immunitario in modo mirato ed efficace contro le singole cellule tumorali, sfruttando anche la memoria delle cellule guerriere per riconoscere il nemico.
Dopo aver ricordato le tappe dei suoi studi, e dedicato il suo intervento ai collaboratori che hanno lavorato insieme a lui al progetto di una vita, Allison ha ricordato alcuni elementi critici per lo sviluppo futuro di terapie che bersaglino i checkpoint immunitari: "Occorre determinare i meccanismi cellulari e molecolari coinvolti nell’effetto anti-cancro; determinare l’impatto di altri agenti terapeutici sul sistema immunitario; combinare le migliori terapie standard con gli agenti immunoterapici; individuare nuove molecole target per migliorare l’efficacia e identificare bio marker predittivi, prognostici o farmacodinamici". Per poter scatenare l’attacco immunitario in modo mirato ed efficace contro le singole cellule tumorali, sfruttando anche la memoria delle cellule guerriere per riconoscere il nemico.
Ultimo aggiornamento: 07 Dicembre 2018
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