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Questo benedetto colesterolo...

Questo benedetto colesterolo...

Per combattere il colesterolo alto, causa di patologie cardiovascolari come infarto e ictus, è opportuno seguire una corretta alimentazione.

Il colesterolo, soprattutto quello definito 'cattivo' (LDL), turba la vita di molta gente ed è uno dei principali 'assilli' dei cardiologi nella lotta contro le malattie cardiovascolariAvere un Colesterolo oltre la norma è un fattore di rischio, uno dei più importanti, per la possibile insorgenza di eventi cardiovascolari, tra i quali i più temibili sono l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale. Pur se è stato rilevato che talvolta, malgrado un tasso di colesterolo nei limiti della norma, l’infarto può ugualmente sopraggiungere.

Il colesterolo alto è comunque una specie di 'pericolo numero uno' per la salute del cuore e quindi dev’essere combattuto adeguatamente, soprattutto col razionalizzare gli stili di vita, tra i quali una corretta alimentazione anticolesterolo.

Ma che cos’è il colesterolo? È una sostanza che appartiene alla categoria dei grassi ed il suo valore normale non deve superare i 200 mgr su 100 cc. di sangue. Peraltro non sempre la soppressione o la drastica limitazione degli alimenti grassi e l’adozione di un regime dietetico appropriato modificano il livello di colesterolo, in quanto il nostro organismo è capace di 'autoprodurre' il colesterolo con un processo che avviene nel fegato.

È comunque evidente che occorre portare il colesterolo ad un livello normale con appropriati comportamenti alimentari e con un idoneo esercizio fisico ed anche, all’occorrenza, con una mirata terapia farmacologica, in primis con l’uso cronico delle ben note Statine. Tali azioni possono avere risultati apprezzabili per ridurre il colesterolo e non avere problemi.

Al di sopra dei 65 anni, peraltro, la quantità di colesterolo nel Sangue andrebbe valutata soltanto se siano presenti altri fattori di rischio, quali il fumo, l’obesità, il diabete, l’ipertensione. E dopo i 75 anni, tuttavia, i livelli di colesterolo nel sangue non costituiscono più un’attendibile indicazione di rischio.

Va quindi ridimensionato in rapporto all’età il rischio del colesterolo, tanto che gli anziani ed i longevi over 75 anni non ne debbono più fare una 'fissazione', evitando anche l’uso delle statine, se non con una accurata prescrizione specialistica.

Ultimo aggiornamento: 10 Aprile 2017
2 minuti di lettura

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