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Come vivere felici: piccoli consigli di vita quotidiana

Come vivere felici: piccoli consigli di vita quotidiana

Chade-Meng Tan, ex ingegnere di Google, racconta in un libro come rimodellare la nostra mentalità e godere con gioia dei piccoli gesti quotidiani.
Un boccone di cibo, il passaggio da una stanza calda a una con l'aria condizionata, il regalo di un vecchio amico. Sono solo alcuni dei piccoli momenti di felicità descritti da Chade-Meng Tan, ex ingegnere di Google, che oggi è diventato un vero guru della felicità.
 
Nel suo libro Joy on Demand, il veterano del motore di ricerca più usato al mondo, racconta, infatti, come è possibile rimodellare con successo la nostra mentalità, dando dei consigli e insegnando a fare dei piccoli esercizi mentali, alcuni dei quali pensati proprio per restituire delle "sottili fette di gioia".
 
È così che il dipendente numero 107 di Google si è trasformato da ragazzo “costantemente miserabile” a “molto più felice”. Piccoli gesti quotidiani, “trascurabili momenti di felicità”, direbbe Francesco Piccolo. Insomma, azioni che per molti sembrano di poco conto ma che in realtà nascondono delle gioie velate che bisogna essere in grado di scoprire e valutare nel giusto modo.
 
"Ho un po' di sete, quindi mi basta bere un po' d'acqua. Quando lo faccio provo gioia, sia nello spazio che nel tempo", ha raccontando Chade-Meng Tan a CBC News. Si tratta in genere di eventi che durano pochi secondi ma che, se sommati, possono essere forieri di una felicità molto più grande.
 
Tan basa questa sua idea sulla ricerca neurologica e su uno studio che indaga il processo di formazione di abitudini e comportamenti che si ripetono nel tempo. Stabilisce, inoltre, dei veri e propri esercizi suddivisi in tre fasi:
  • ciò da cui parte il tutto, il grilletto, è il momento piacevole;
  • la routine, ovvero la presa di coscienza del momento;
  • la ricompensa, cioè la sensazione di gioia che ne scaturisce.
A riguardo, un piccolo studio condotto da psicologi da Loyola University pubblicato il mese scorso nella rivista Aging ha dimostrato che tra gli adulti di oltre 55 anni, coloro che hanno riportato una migliore capacità di godere dei momenti felici, sono stati più propensi a riferire una maggiore soddisfazione per la propria vita, a prescindere dalla salute. Per quanto riguarda, invece, coloro che si sono mostrati meno capaci di apprezzare i piccoli eventi, le cattive condizioni di salute hanno reso tutta la loro esistenza molto più triste.
 
Ma non è ancora tutto. C’è, infatti, anche un altro studio del 2014 condotto da professori di marketing al Dartmouth College, pubblicato sul Journal of Consumer Research: è stato scoperto che gli anziani in genere definiscono se stessi e la loro vita in base ai momenti positivi di tutti i giorni, mentre i giovani fanno riferimento a quelli straordinari, come laurea o la macchina nuova. Per gli autori della ricerca "i momenti ordinari che compongono la vita di tutti i giorni tendono ad essere trascurati quando il futuro sembra senza confini".


Per approfondire guarda anche: “Depressione“  
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Ultimo aggiornamento: 02 Novembre 2016
3 minuti di lettura

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