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Florence Nightingale e la Croce Rossa Internazionale

Il servizio di infermiere volontarie organizzato da Florence Nightingale nel 1854 ispirò la creazione della Croce Rossa Internazionale.

Sebbene non siano strettamente collegati, la storia di Florence Nightingale si aggancia a quella della creazione della Croce Rossa Internazionale, perché il suo fondatore, Henry Dunant, dichiarò di essersi ispirato al servizio di infermiere volontarie organizzato dalla Nightingale durante la Guerra di Crimea per la creazione di questo corpo speciale.

Florence Nightingale

Florence Nightingale nacque a Firenze nel 1820, da famiglia inglese agiata. I genitori tornarono in patria l'anno dopo, con le due figlie (la maggiore era nata a Napoli nel 1819), dove furono educate agli studi dal padre. Nel 1837 Florence cominciò ad interessarsi ai malati dei paesi e degli ospedali vicini, anche contro il parere dei genitori, poiché essere infermiera a quei tempi non era una cosa di cui andare fieri.

Nel 1849, insieme ad alcuni amici, cominciò un viaggio in Europa; durante questo viaggio, Florence si trovò a Kaiserswerth, dove incontrò un certo Padre Theodore Fliedner, che si occupava di un ospedale, che lei stessa descrisse in una sua opera. Quest'uomo e quell'ospedale la colpirono a tal punto che nel 1851 ella tornò a Kaiserwerth per studiare da infermiera e nel 1853 fu nominata Soprintendente a Londra all'Establishment for Gentlewomen during Illness.

Nel 1854 scoppiò la Guerra di Crimea, che vedeva Francia, Inghilterra e Turchia contro la Russia. L'allora Ministro della Guerra inglese Sidney Herbert, conoscendo il suo impegno ed il suo valore, chiese quindi a Florence Nightingale di organizzare un gruppo di infermiere volontarie e andare ad occuparsi dei feriti di guerra in Turchia. Florence accettò e partì alla volta della Turchia nel 1854 con 37 volontarie.

Il lavoro della Nightingale non si limitò, però, alla cura delle ferite; ella si occupò anche di aiutare i feriti a spedire pacchi e lettere a casa, creò una sorta di sala lettura per i degenti, aiutò perfino economicamente i ricoverati. La sua fama in patria crebbe a dismisura, tanto che, al suo ritorno in patria dopo essersi ammalata di Brucellosi, la Regina Vittoria volle ascoltare da lei la sua esperienza diretta sul campo di battaglia.

Ritiratasi in privato, Florence Nightingale scrisse molte opere sulle condizioni igieniche durante le guerre, sul sistema militare e sanitario indiano, fu la persona che per prima utilizzò un grafico a torta per dimostrare la probabilità di insorgenza delle malattie.

La sua opera più famosa fu Notes on Nursing, scritta nel 1859 e tradotta poi in ben 11 lingue. L'anno dopo aprì una scuola per la preparazione delle infermiere, dando così lustro alla professione infermieristica, fino ad allora ritenuta di second'ordine. Nel 1861, la sua malattia si aggravò; Florence non riuscì più a camminare e fu necessario trasportarla nelle varie stanze della sua casa. Nel 1865 si trasferì a Mayfair, dove morì il 13 agosto del 1910.

La Croce Rossa Internazionale

Il primo passo vero l'istituzione della Croce Rossa Internazionale fu la costituzione, nel 1863, del Comitato dei Cinque, in seguito chiamato Comitato Internazionale per il soccorso dei feriti in guerra ed infine Comitato Internazionale della Croce Rossa.

La costituzione di quest'Organo fu dovuta a Henry Dunant, un banchiere di nazionalità svizzera, il quale ritornava per caso in Italia per incontrare Napoleone III ed assistette suo malgrado alla battaglia di Solferino, che lasciò a terra 40.000 tra morti e feriti.

Fu però la totale indifferenza verso questi ultimi che lo colpì, dovuta essenzialmente alla mancanza di attrezzature e personale per la loro cura. Inoltre, egli conobbe l'opera eseguita da Florence Nightingale e si ispirò ai suoi principi e alla sua pratica per fondare anche il CICR sugli stessi principi.

Il Comitato dei Cinque era formato dal banchiere Henry Dunant, dal generale Guillaume Henry Dufour, dal giurista Gustave Moynier e da due medici, Théodore Maunoir e Louis Appia. Nell'ottobre dello stesso anno, con l'intermediazione del governo svizzero, fu indetta una conferenza internazionale alla quale parteciparono 16 stati, che adottarono 10 risoluzioni sulla formazione e le funzioni dei Comitati Nazionali.

Nell'agosto del 1864, altri 12 stati approvarono la Convenzione di Ginevra, che imponeva l'obbligo di dare soccorso ai feriti di guerra a qualsiasi nazionalità appartenessero, la neutralità degli ospedali militari e delle attrezzature ad esso relative e stabiliva un simbolo che distinguesse gli appartenenti al Comitato: una croce rossa su sfondo bianco, in onore alla bandiera svizzera, invertendone i colori.

La prima Conferenza Internazionale della Croce Rossa fu convocata nel 1867 e ad essa parteciparono i 16 Comitati Nazionali creati nella conferenza del 1863 e 9 stati. Il grande dispiegamento di forze della Croce Rossa Internazionale cominciò ad apparire durante la Prima Guerra Mondiale; fu dopo la conclusione del conflitto che lo statunitense H.P. Davison ebbe l'idea di costituire una Federazione delle Società (o Comitati) Nazionali per mettere in comune i mezzi, il personale, le strutture e per estendere l'attività della Croce Rossa anche oltre i conflitti.

Così, nel 1919, a Parigi fu costituta la Lega delle Società Nazionali della Croce Rossa. Gli Statuti della Croce Rossa Internazionale furono approvati nel 1928 e poi modificati nel 1952 e nel 1986; nel 1949 furono approvate le Quattro convenzioni di Ginevra e nel 1965 furono emanati i Sette Principi:

  • umanità (l'impegno ad alleviare le sofferenze umane e ad assicurare la vita e la salute);
  • imparzialità (non c'è distinzione di razza, religione, nazionalità, credo religioso o politico);
  • neutralità (la Croce Rossa è avulsa da ogni tipo di controversia religiosa, politica o ideologica);
  • indipendenza (la Croce Rossa non dipende da nessun Organo politico o governativo);
  • volontarietà (tutte le persone che ne fanno parte sono volontari, senza scopo di lucro);
  • unità (ogni stato può avere un solo ed unico Comitato Nazionale su tutto il territorio);
  • universalità (ogni Comitato ha pari diritto degli altri).
Ultimo aggiornamento: 02 Aprile 2015
6 minuti di lettura

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