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Esperto Risponde

A mio padre già con epatite c dal 1985 e con un

A mio padre già con epatite C dal 1985 e con un grosso calcolo alla colicisti che non gli dà coliche, hanno riscontrato da un’ ecografia addominale un epatocarcinoma con 2 noduli di 5 e 3 cm.Per approfondire dovrebbe fare una tac con liquido di contrasto ma anni fa era stato male per una col angiografia, inoltre è emiplegico, per una emorragia cerebrale, da 12 anni e ha dei movimenti involontari e non sta fermo immobile, quindi non potrebbe neanche fare la risonanza magnetica.
Attualmente ha la VES 130 – AST GOT 70- ALT 75- GAMMA GLUTA.TRANS. 94- Leucociti 2,9- ERITROCITI 3,69- EMOGLOBINA 10,9-PIASTRINE 119-
ALFA-FETOPROTEINA 34,75-ALBUMINA 41,9-EMATOCRITO 28,7- FOSFATASI ALC.165
E’ dimagrito parecchio, ha colorito della pelle un po’ piu’ scuro, giallognolo, febbre bassa alla sera, però ha appetito e digerisce bene. E’ anche diabetico e assume Glurenor 2 v. al giorno e Gardenale da 50 mg per l’intervento che ha subito per aspirare l’emorragia cerebrale, prendeva anche Capoten 25 mg. ma l’abbiamo sospeso perché adesso ha la pressione è piuttosto bassa.
Alcuni medici mi hanno proposto una Chemioembolizzazione anche se dicono che non è risolutiva e che potrebbe dover essere ripetuta,inoltre dovrebbe farla in anestesia generale, l’alcolizzazione e la termoablazione sono state escluse in quanto la lesione è troppo grossa, un altro medico mi consiglia di lasciarlo così, viste le condizioni generali e tentare con Nolvadex 20 mg al giorno per cercare di rallentare la cosa. Sono molto confusa e Vi chiedo un consiglio in merito: puo’ essere rischiosa la chemioembolizzazione in un paziente cosi? Le percentuali di riuscita? Potrebbe anche peggiorare facendola? Questo medicinale ha controindicazioni particolari? ( Mi hanno detto basso rischio di trombosi) E’ vero che il cambiamento d’aria, soprattutto il mare, può farlo peggiorare accellerando la malattia?
Considerando che, avendolo curato in casa per tutti questi anni con tanto affetto,vorremmo riuscire ad evitargli ulteriori sofferenze e tenerlo sereno, Vi chiedo un Vostro gentile consiglio in merito.
RingraziandoVi anticipatamente Vi porgo i miei più cordiali saluti.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
I quesiti da lei posti in merito alla situazione clinica di suo padre sono piuttosto complessi e non valutabili in questo contesto essendo necessario utilizzare tutti i dati clinici disponibili, inclusa la valutazione clinica al letto del paziente. In linea generale è possibile affermare che nel caso di noduli epatici tumorali delle dimensioni descritte, escludendo la possibilità di intervenire chirurgicamente, la chemioembolizzazione appare come unica alternativa terapeutica. Questa procedura è relativamente sicura ed efficace, se il paziente presenta una discreta riserva funzionale epatica (classe A di Child-Pugh), che non è possibile misurare non essendo stati forniti i dati clinici necessari (bilirubinemia, albuminemia, PT, ascite, encefalopatia) a misurarla.
Risposto il: 07 Luglio 2005