In realtà il test per l’amilasi è assai subdolo, in quanto può essere alterato per numerosi motivi e coinvolgere patologie di organi anche diversi tra loro (ghiandole salivari o pancreas). Spesso, inoltre, piccoli aumenti non hanno nessun valore clinico e vanno solo tenuti sotto controllo periodicamente. Utile, comunque eseguire contemporaneamente la lipasemia. L'Amilasi è un enzima digestivo capace di scindere oligosaccaridi e polisaccaridi in composti più piccoli (disaccaridi). L'amilasi sierica è principalmente prodotta nel pancreas e nelle ghiandole parotidee. L'amilasemia può salire di 2-3 volte in caso di insufficienza renale senza significato clinico. Un aumento della amilasi può instaurarsi anche nelle lesioni infiammatorie delle ghiandole salivari, ulcera peptica, ostruzione intestinale, calcoli biliari, aneurisma dell'aorta, peritonite, appendicite acuta, traumi cerebrali, scottature, shock traumatico. Una lieve variazione si verifica in caso di ascesso tubo-ovarico. La iperamilasemia può associarsi all'ipertiroidismo. Livelli aumentati di amilasemia possono riscontrarsi durante la gravidanza e negli alcolisti. Morfina, codeina, clorotiazina, pentazocina, corticosteroidi, contraccettivi orali, pancreozimina, secretina possono elevare i livelli di amilasi. Sospendere l'assunzione di alcoolici e farmaci interferenti con il dosaggio dell'enzima è comunque una buona norma.