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Esperto Risponde

Buon giorno dottore, le chiedo se può darmi (per

Buon giorno dottore, Le chiedo se può darmi (per quello che è possibile) dei suggerimenti sul mio caso. Sono una persona di 34 anni, ex atleta agonista di corsa di resistenza che da ormai più di due anni non svolge più, in quanto affetto da episodi di flutter atriale e Fibrillazione atriale durante sforzo e nel recupero. Premetto che il mio Cuore risulta non essere affetto da anomalie particolari e presenta le caratteristiche di un cuore d'atleta; anche mio padre (65 anni) è affetto da fibrillazione atriale, controllata con flecanide (almarytm). Lo scorso mese di ottobre mi sono sottoposto ad un intervento di ablazione del circuito del flutter atriale con blocco completo e da allora non si sono più avuti episodi di flutter, ma solo "picchi" aritmici di fibrillazione atriale della durata di pochi secondi fino a 2/3 minuti con rientro spontaneo. Stranamente poi questi episodi si manifestano maggiormente durante le fasi più blande di corsa, in situazioni di recupero attivo (es. corsa in discesa o corsa a basso impegno cardiaco Diagnosi via mail risulta impossibile ma mi farebbe piacere sentire una Sua opinione su come si possa affrontare la mia situazione tenendo presente la passione per la corsa e una vita attiva che mi dispiacerebbe dover abbandonare. So che vi è anche la possibilità di intervenire per curare la fibrillazione atriale (ablazione vene polmonari) ma per il momento il mio aritmologo di fiducia non sembra intenzionato ....... si tratta di un "passo più lungo della gamba" o potrebbe essere un approccio che potrebbe risolvere il mio probelma??? La ringrazio per la disponibilità. Cordialmente. Luca.
Risposta del medico
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Sono d’accordo con il suo aritmologo, perché il risultato ottenuto è al momento buono (anche se non ottimale) e le recidive aritmiche sono modeste, ben tollerate, non rischiose e autorisolventesi. La procedura di cui parla (ablazione vene polmonari) è attualmente un po’ controversa come indicazione, e da riservare a casi molto più “limitanti” del suo; probabilmente vi saranno progressi a breve termine, per cui aspetterei prima di sottopormi ad una procedura attualmente non indispensabile. Del resto, se il suo cuore è sano al di fuori delle aritmie, può fare una vita perfettamente normale (incluso lo sport) ed “accettare” con filosofia i brevi e – se ho capito bene – rari episodi che ancora persistono.
Risposto il: 30 Maggio 2005