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Esperto Risponde

Buon giorno, settimana scorsa ho posto questa

Buon giorno, settimana scorsa ho posto questa domanda: "Buon Giorno volevo porvi 1 domanda. Io l'anno scorso ho eseguito 1 cardiogramma sottosforzo dove per 3 minuti salivo e scendevo da 1 cubo, ma non ero monitorato con apparecchi che mi controllavano il cuore. poi una volta finito mi hanno fatto l'elettrocardiogramma e non hanno trovato nulla. questo tipo di esame può essere considerato cardiogramma sottosforzo? Il problema nasce perchè è da circa 3 anni che sento dolori al petto, formicolio alle mani e pesantezza allo stomaco e difficoltà a digerire, unghie viola e difficoltà a respirare. In questi 3 anni ho eseguito circa 8 elettrocardiogrammi tutti a riposo, tranne uno solo appunto quello che ho descritto in precedenza, tutti questi controlli non hanno mai rilevato nessun problema di cuore. Settimana scorsa ho posto una domanda al vostro sito chiedendo se potevo svolgere di nuovo l'attività calcistica senza preoccuparmi di un infarto, e la vostra risposta è stata che non dovevo preoccuparmi e di ricominciare a giocare. Ieri sera mentre giocavo a calcetto (dopo 9 mesi di innatività) ad un certo punto ho sentito il Cuore battere molto forte (per lo sforzo) ma sembrava che facesse dei tonfi o che saltasse dei battiti. Il fatto mi preoccupa molto e vorrei sapere da voi se è il caso di fare un controllo sottosforzo, ma che sia monitorato mentre svolgo lo sforzo, oppure posso stare tranquillo perchè comunque è valido anche il controllo sottosforzo descritto all'inizio? Premetto che comunque ho giocato a Calcio dall'età di 8 anni fino a 15 senza mai avere problemi, e poi nel 2004 ho giocato a calcio e avevo già problemi descritti in precedenza, però non mi è mai successo nulla. Vi prego aspetto con Ansia la vostra risposta perchè non so se devo continuare a giocare oppure dovrei fare un elettrocardiogramma sottosforzo ma monitorato per tutto lo sforzo. Scusate la lunga domanda. Cordialmente Fabio." La vostra risposta è stata la seguente: "Quello che descrive è probabilmente dovuto all’ansia ed alla emotività che è alta alla sua età. La sensazione che descrive durante la partita di calcetto è molto probabilmente dovuta a qualche extrasistole, che non ha di solito un significato clinico. Quello che ha eseguito non è un ECG da sforzo, ma una prova che viene di solito effettuata dai medici sportivi: ha comunque un suo valore." A fronte di questo ho alcune precisazioni che non ho capito bene: 1- Allora posso continuare a giocare a calcio senza preoccuparmi di avere 1 infarto oppure prima mi consigliate di fare qualche visita specialistica? e se si quali? Perchè il sintomo del tonfo al cuore che voi mi avete detto che probabilmente sono extrasistoli dovute all'ansia io alcune volte ce l'ho anche a riposo. 2- Devo preoccuparmi per queste extrasistoli oppure posso svolgere calcio tranquillamente senza visite ulteriori? Grazie mille anticipatamente e vi ringrazio ancora per la disponibilità che mi date.
P.S. Ho molta paura e sono molto limitato in quello che faccio proprio per questi problemi. Grazie di nuovo. Fabio.
Risposta del medico
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A questo punto, data la persistenza dei disturbi e – soprattutto – i meccanismi di ansia che essi hanno comunque determinato , è opportuno eseguire una vera e propria prova da sforzo. Se le palpitazioni sono presenti anche a riposo potrebbe fare anche un ECG dinamico di 24 ore (Holter), per analizzare la presenza di eventuali aritmie durante una giornata normale. Ripeto, è verosimile che tutto dipenda dall’ansia e che non vi siano cardiopatie, ma a questo punto forse è meglio “tagliare la testa al toro” e fare gli esami per essere sereni.
Risposto il: 24 Maggio 2006