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Esperto Risponde

Buongiorno. le vorrei sottoporre il mio caso: da

Buongiorno. Le vorrei sottoporre il mio caso: da ormai anni soffro di extrasistoli, alcune volte tachicardie, che variano in frequenza nel tempo, alcuni giorni sono frequenti e poi spariscono per settimane o mesi (nel momento in cui scrivo ad esempio sono 2 giorni che continuamente ho extrasistole e la cosa è un po' debilitante). Ho avuto nell'arco di circa 15 anni 5 episodi di FA parossistica. Ho fatto ecocardiogrammi, ecg anche da sforzo, holter, esami alla Tiroide ma tutto è negativo e mi viene sempre detto che probabilmente sono di natura nervosa. Di cosa potrebbe trattarsi, ci sono dei farmaci o mezzi per diminuire la frequenza degli attacchi o eventuali altri esami di approfondimento e per ultimo non potrebbe darsi che il tutto sia provocato dallo Stomaco in quanto ho la Digestione lenta e sento spesso lo stomaco gonfio? La ringrazio anticipatamente
Risposta del medico
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Da come lo descrive sembra un quadro di fibrillazione atriale “solitaria”, cioe’ non associata a cardiopatie. In se’ e’ una forma “benigna”, ma ovviamente e’ fastidiosa, per cui ci si deve porre il problema di una profilassi, con farmaci (antiaritmici) o con procedure interventistiche (ablazione). Credo che la decisione debba essere legata alla frequenza degli episodi, e cinque in quindici anni e’ un numero limitato, rispetto ai potenziali effetti dei farmaci, ed ai rischi di una procedura interventistica, considerando anche che un cuore “sano” e’ in grado di tollerare questi episodi aritmici. Mi sono riferito alla fibrillazione atriale perche’ e’ il quadro piu’ rilevante tra quelli citati da lei, mentre le extrasistoli sono del tutto “trascurabili”, sempre ad eccezione del fastidio soggettivo. In sintesi, la decisione sul da farsi e’ molto legata alla sua capacita’ o possibilita’ di “convivere” con i disturbi. Quanto al rapporto con la digestione lenta e’ possibile; il modo piu’ semplice di dimostrarlo e’ di assumere farmaci pro-cinetici come il PLASIL e verificare se vi e’ un beneficio indiretto sulle aritmie.
Risposto il: 11 Settembre 2006