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Buongiorno mio padre, di 50 anni, è stato

Buongiorno mio padre, di 50 anni, è stato ricoverato il 12 giugno 2008 per sindrome coronarica acuta. E' un paziente dislipidemico e iperteso con familiarità positiva per cardiopatia ischemica. E' stato diagnosticato un infarto miocardico non Q e per questo è stato trasferito in un centro specialistico. E' stato sottoposto previa coronarografia a procedura di rivascolarizzazione miocardica mediante PTCA + impianto di stent medicato su ramo discendente anteriore. CORONAROGRAFIA: T.C. indenne IVA interessato da stenosi critica 85% prossimale e buona periferia. ramo intermedio con riduzione di calibro eccentrica non critica prossimale. Cxe e coronaria destra privi di stenosi dominanza destra. La terapia domiciliare è: losec 20 mg plavix congescor 1.25 mg cardioapirina torvast 40 mg norvasc 5 mg quark 5 mg Ora, dopo circa 1 mese, ha ripreso a lavorare (è elettricista, si occupa anche di montaggi climatizzatori) evitando sforzi di peso. Salendo però 2 piani di scale (per 2 volte) ha avvertito un dolore , riferito più come fastidio a livello precordiale (circa 3-4-5 spazio intercostale sx). La PA era 140/ 80 mmhg a dx e 130/80 a sx (secondo me un pò alta... la misurazione è stata effettuata dopo 15 min di riposo). Mi sono preoccupata perchè temo in una ristenosi. Come dovrei procede? inoltre i medici continuano a dire che non deve fare sforzi;ma cosa vuol dire di preciso? può salire le scale ? ancora , dato che non è passato un mese, non ha eseguito la visita cardiologica, Il test da sforzo è già prenotato per ottobre (dopo circa 3 mesi.) La ringrazio anticipatamente. cordiali saluti
Risposta del medico
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Complessivamente la situazione coronarografica di suo Padre mi sembra buona, visto che l’unica stenosi significativa è stata trattata, è stata impostatata la più corretta terapia per mantenere aperto lo stent e non vi sono altre stenosi critiche sulle altre coronarie. Non mi sembrano esserci particolari controindicazioni alla ripresa di una vita normale, solo al momento eviterei il sollevamento di pesi eccessivi. Una PA di 140 mmHg misurata correttamente a riposo è effettivamente lievemente elevata ma vi è ampio margine di aumento della posologia dei farmaci che possono adeguatamente ridurla (naturalmente con il consiglio del suo Medico Curante).
Risposto il: 21 Luglio 2008