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Buongiorno. mio padre, di 76 anni, affetto da

Buongiorno. Mio padre, di 76 anni, affetto da cirrosi HCV correlata classe di Child A (assenza di varici esofagee, ipertensione portale lieve), ha avuto uno scompenso epatico ascitico dopo un intervento chirurgico per nodulectomia di due noduli tumorali (1 cm l'uno) e dopo una polmonite bilaterale con versamento 4 giorni dopo l'intervento. Nelle prime due settimane la situazione era critica con ascite refrattaria (è stata drenata due volte, 5000 litri e poi 2500) e segni di laboratorio di insufficienza epatica. Lentamente ha risposto alla terapia ed è stato dimesso con ascite sotto controllo e funzionalità epatica migliorata (ovviamente rispetto alla catastrofe!). Il problema è che durante il ricovero ha avuto un'insufficienza renale prerenale da scarso apporto idrico associato ad alte dosi di diuretici (beveva circa 750 ml di acqua al giorno senza infusioni e.v.e faceva e.v. 200 mg per 4 di Lasix!!) e quindi è stato dimesso con un basso dosaggio di diuretici (50 mg di Lasix e 50 di Aldactone) dieta iposodica e con l'indicazione di bere 1.500 litri di acqua al giorno. Nelle prime 3 settimane l'ascite si è progressivamente ridotta (all'eco avrà circa 500 ml) come pure gli edemi (che rimanevano alle caviglie), urinava circa 2000 litri al giono ed ha perso peso. La funzionalità renale è migliorata (creatinina da 3,5 a 1,6 in 3 settimane) come pure la funzionalità epatica(bilirubina da 6 a 4, PT da 1,9 a 1,5 piastrine da 50.000 a 100.000, emoglobina invariata 9,7 albumina da 3,2 a 3,5) . Nè in ospedale nè a casa ha avuto manifestazioni cliniche compatibli con encefalopatia (soffre d'insonnnia ma ne soffriva anche prima dell'intervento). Da qualche giorno però il peso è prima aumentato poi stabilizzato (circa 1 kg in 3 giorni), gli edemi sono aumentati solo in un ginocchio, l'addome è invariato (poco teso) e urina circa 1700 al giorno. Il suo epatologo ha preferito non aumentare il lasix per paura di peggiorare l'insufficienza renale. Io mi chiedo se questa stabilizzazione dipenda dal fatto che il dosaggio dei diuretici è basso (ho letto che si può arrivare a dosi ben più alte di diuretici) o se il danno iatrogeno al rene si sia stabilizzato in un quadro di insufficienza renale cronica. Siamo coscienti della criticità della situazione (un medico ha detto prima era sul filo del rasoio ora è su di un sentiero stretto) ma è possibile formulare una prognosi sulla vita coscienti del fatto che l'epatocarcinoma si può formare in altri noduli cirrotici (ho letto che circa il 50% dei pazienti con cirrosi ed ascite sopravvivono circa 2 anni, è vero?). Grazie
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Sembra strano che la situazione che lei descrive di suo padre rientri nella classe A di Child-Pugh. Riteniamo che la gravità che riporta implichi una classe B o C. La prognosi della cirrosi epatica in fase ascitico in effetti è gravata da una serie di complicanze di cui la sindrome epato-renale o la peritonite batterica spontanea sono le più frequenti e gravi, riducendo drasticamente la sopravvivenza.
Risposto il: 05 Giugno 2008