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Buongiorno vorrei richiedere un parere sul

Buongiorno vorrei richiedere un parere sul problema che ha avuto mio padre, 69 anni, circa 10 giorni fa. Circa 18 0re dopo la comparsa di un dolore retrosternale, si è fatto condurre al ps di Pescara, noi siamo residenti a Milano, in quella città lui è abituato a trascorrere i mesi estivi, dal ps è stato ricoverato nel reparto di cardiologia dove tempestivamente si sono accorti della gravità e diagnosticato un quadro di sindrome coronarica acuta ad espressività di infarto miocardico non-Q. L'esame coronografico ha messo in evidenza: stenosi 50% del TC. Occlusione trombotica dell'IVA media. Stenosi critiche del ramo MO e della CDx. Nella stessa seduta hanno proceduto a PTCA con Stent di IVA, MO, CDx. Hanno rimandato il trattamento del TC (stenosi del 50%) in attesa della stabilizzazione del quadro clinico ed emodinamico. L'ecocardiogramma eseguito in seguito ha mostrato: moderata riduzione della funzione globale del vsx in presenza di estesa asinergia setto-antero-apicale.Trombosi apicale. Dopodichè hanno iniziato la terapia con Dicumarolico. Dopo una settimana è stato dimesso e dovrà tornare nei primi giorni di luglio per un ecocardiogramma e poi decidere quando eseguire PTCA su TC. Questa è la terapia farmacologica che gli è stata consigliata, oltre a riposo e dieta ipocalorica e iposodica. Cardioaspirina (1 cps dopo pranzo) Torvast 40 (1 cps ore 20) Coumadin (dosaggio secondo valori INR, ore 16) Lansox 15 (oppure Limpidex 1 cps ore 20) Plavix (1 cps ore 18) Cardicor 1.25 (1 cps ore 8, 1 cps ore 20) Lasitone (1 cps ore 8) Aggiungo che in passato 2 fratelli di mio padre sono deceduti dopo un infarto, quindi i medici hanno indicato una familiarità per cardiopatia ischemica. Vorrei sapere in base a queste indicazioni il Vostro parere, e che esami effettuare per verificare il rischio che la cardiopatia ischemica sia potenzialmente sviluppabile anche in altri individui del nostro gruppo familiare. Distinti saluti
Risposta del medico
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quello che è stato fatto a suo padre è molto corretto. Per quanto riguarda lei ed i suoi fratelli la prima cosa da fare è la valutazione della presenza o meno di fattori di rischio modificabili (fumo, sedentarietà, ipertensione, dislipidemia, stress, diabete sono i principali) e cercare di tenerli sotto controllo. Questo è quello che deve essere fatto anche prima di un approccio medico al problema. Poi parlerei con il medico di famiglia per valutare se questo sia sufficiente o sia necessario un approfondimento con visita di uno specialista cardiologo ed eventuali esami strumentali, che comunque andranno sempre effettuati dietro un parere medico.
Risposto il: 21 Giugno 2007