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Esperto Risponde

Candida Albicans

Salve, ho 20 anni, ho la candida albicando da circa 7 mesi, nel periodo di gennaio sono andata dalla mia ginecologa e ho fatto un tampone perché era da ottobre che avevo fastidi, bruciori e pruriti intimi. Ho riscontrato di avere una candida albicans... mi sono stati prescritti degli ovuli è un detergente intimo, alimentazione senza troppi zuccheri e carboidrati e delle lavande vaginali, ma purtroppo non hanno risolto il mio problema, infatti a distanza di 3 mesi ho ancora questi fastidi che persistono ( tranne nel periodo delle mestruazioni).
Vorrei trovare una soluzione definitiva, questa infezione a lungo andare mi sta rovinando completamente.. sia a livello di salute perché ho continuamente fastidi, bruciori e pruriti, sia a livello personale perché non ho più rapporti con il mio ragazzo da quando è iniziata ed è una cosa che fa stare male entrambi.
Vi prego di aiutarmi a trovare una soluzione.
Cordiali saluti.
 

Risposta del medico

Gentile ragazza,
capisco ilsuo stato di frustazione dato il perdurare di una situazione caratterizzata da dolore e fastidi intimi che influiscono negativamente sia sulla sua vita personale che di coppia.
Si tratta di problematiche spesso trattate con una certa disinvoltura data la loro apparente semplicità e in considerazione che spesso si risolvono rapidamente con una terapia antimicrobica, senza tenere conto della facilità di recidive e di una tendenza alla cronicizzazione, con tutte le conseguenze che lei conosce.
La presenza di una candida ad un primo tampone non significa che i sintomi che lei avverte siano da attribuire necessariamente alla sola presenza del fungo.
In casi simili va valutata a fondo la composizione di tutto il microbiota vaginale poichè possono coesistere altre alterazioni della regolare flora batterica locale che posssono influire.
Va inoltre considerato anche il microbiota intestinale, data la stretta correlazione fra i due, così come non vanno trascurati controlli del ph vaginale.
Una volta raccolti tutti i dati necessari per giungere ad un inquadramento più preciso possibile del problema sarà possibile passare ad una terapia idonea, mirata non solo ad eliminare le specie batteriche e fungine non idoneee, ma anche e soprattutto ad incrementare la flora batterica sana, che costituisce l'unica difesa verso le ricadute e il possibile instaurarsi di ulteriore problematiche dolorose locali.
Sarebbe opportuna pertanto una visita di persona presso un medico di sua fiducia con particolare preparazione nel trattamento del dolore intimo femminile e delle problematiche sessuali connesse.
Cordiali saluti
Piergiorgio Biodani.

Risposto il: 26 Marzo 2021