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Esperto Risponde

Carcinoma vescicale G2Ta: BCG o cistoscopia?

A seguito di TURV per la rimozione di due carcinomi vescicali di cm. 1,6 e 0,5, il chirurgo mi ha proposto di iniziare quasi subito un ciclo di 6 instillazioni vescicali settimanali di BCG.
Un altro urologo, secondo cui il tumore da cui sono affetto non produce metastasi, è leggero e superficiale, mi ha invece consigliato di procedere ad una cistoscopia a gennaio e poi, eventualmente, ad un ciclo di instillazioni di mitomicina, farmaco, a suo avviso, meno aggressivo, in quanto instillato localmente, del BCG.

Faccio presente che nell’ottobre 2015 mi hanno tolto l’uretere ed il rene destro per un tumore identico a quello in questione, mentre nel 2000 mi hanno tolto il 2°, 3° e parte del 4° segmento sinistro del fegato per sospetta colangite sclerosante primitiva (i medici curanti hanno però qualche dubbio), mentre adesso soffro di neuropatia sensitiva a i 4 arti e di glaucoma.
Tanto premesso, chiedo cortesemente quale percorso sia preferibile, considerando l'efficacia ai fini delle recidive e le controindicazioni. Aggiungo che nella metà degli anni '90 a mio padre, affetto quasi dello stesso tipo di carcinoma vescicale (G2T1), dopo (o causa?) uno o più cicli (non ricordo) di BGC venne riscontrato un grosso aneurisma addominale ed un tumore al polmone. Sono un uomo di 67 anni, peso 58 k e sono alto 1,78. Ringrazio per l’eventuale risposta.

Risposta del medico
Specialista in Urologia

Le indicazioni dipendono essenzialmente dagli esiti dell'esame istologico. La profilassi immunitaria con BCG si effettua in genere in situazione di tumore G3Ta o G3 T1. Nelle situazioni meno aggressive si preferiscono le instillazioni di Mitomicina.

Risposto il: 06 Dicembre 2016