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Esperto Risponde

Catarro denso e muco retronasale gelatinoso

È da qualche mese che soffro di questo problema. Tutto è cominciato con una febbre. Iniziavo a sputare catarro grigio (la prima sigaretta l'ho accesa nel 2008 (adesso ho 20 anni), tipico da fumatore. Non è stato quello a preoccuparmi molto (finché non c'è il sangue in mezzo), ma è stato che da quel momento, sentivo del muco retronasale, ho imparato a farlo scendere per poi sputarlo (da fastidio...), e spesso scendevano cose gelatinose. Nel vero senso della parola, erano come pezzi di gelatina, le prime volte avevano anche sangue attorno; fin quando una sera, dopo che mi son lavato i denti, ho di nuovo cercato di tirare quel muco per poi sputarlo, e praticamente ho tirato una cosa veramente grande, sempre gelatinosa, gialla, con del sangue. Ne feci una foto perché una cosa (uno schifo) così nella mia vita, non l'ho più visto.

Cercando su internet però, ho scoperto che quel grosso ammasso, molto probabilmente, era un polipo nasale. Inoltre, come se non bastasse tutto questo, quando tossivo, oltre al catarro grigio, capitava tante volte che espellessi del catarro giallo-verde. Al giorno d'oggi la situazione è un pochino migliorata; tuttora il muco retronasale è gelatinoso, ma si tratta di poca cosa, ed il catarro, meno volte ha l'aspetto grigio e granuloso. Vorrei sapere: cosa ho? su internet ho cercato, e, anche se quasi nessuno aveva tutti i miei sintomi, le risposte che davano i dottori ai consulti, erano che la persona era affetta da "sinusite", "rinite", "rinosinusite". Lo so che la mia è una domanda stupida, perché dovrei, ed avrei dovuto rivolgermi al mio medico di famiglia, però ho troppa paura che sia qualcosa di irreparabile.

Risposta del medico

Gentile ragazzo, le ipotesi diagnostiche che lei ha reperito su internet possono essere tutte plausibili e compatibili con i segni e sintomi che lei riporta. Tuttavia, in una situazione come la sua, solo ed esclusivamente una visita dal vivo presso il suo medico di fiducia potrà aiutarla a dirimere i dubbi. Si rivolga quindi con fiducia al suo sanitario di riferimento e metta da parte timori non giustificati che potrebbero ritardare l'inizio di una terapia efficace nel darle sollievo da una situazione quantomeno sgradevole. Cordiali saluti Piergiorgio Biondani.

Risposto il: 12 Giugno 2017