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Esperto Risponde

Chemioterapia indicata

A mia moglie di 41 anni nel mese di settembre a seguito di autopalpazione e successiva visita senologia con esame citologico da ago aspirato, le è stato diagnosticato un carcinoma mammario di 3° secondo la scala Elston Ellis non infiltrante delle dimensioni di circa 1,8 cm.Subito ci siamo attivati per l’operazione che è stata effettuata qualche giorno fa con diagnosi:DiagnosiCarcinoma duttale a medio grado di differenziazione con focale componente intraduttale di tipo solido e cribiforme. Margina areolare esente da neoplasia. Sono presenti microcalcificazioni, Presenza di cellule tumorali isolate nel linfonodo sentinella. Stadio e fattori relativi all'ultimo intervento pRic (1.2 cm), pN=(i+) (0/1), G2. invasione vascolare: assente. Recettori ormonali: ER70%, PgR 5%, Ki-67 17%, c-erbB2: assente. Ca 15-3: 16.7 u/ml.Piano di cura proposto:Chemioterapia secondo schema EC (o AC) per 4 cicli associato a LG-RH analogo (Zoladex 3.6 mg1 fl sottocute ogni 28gg; in alternativa, enantone fl 3.75 mg 1 fl intramuscolare ogni 28 gg o Decapeptyl fl 3.75 mg 1 fl intramuscolare ogni 28 gg) per 5 anni da iniziare in concomitanza alla chemioterapia (prosieguo per tutta la durata del trattamento con Exemestane) e seguito da Exemestane 1 cp/die per 5 anni.E' indicata radioterapia complementare.Visita senologica di controllo a 6 mesi.Mammografia ed ecografia mammaria bilaterale tra un anno.Premetto che la "crisi" attuale deriva dal comportamento del professore che ha seguito mia moglie, il quale dietro richiesta di spiegazioni in merito al ricevimento via e-mail della prognosi + istologico + si è meravigliato (pur avendolo firmato di suo pugno il tutto) che lo staff avesse previsto anche la chemioterapia che secondo lui non era indispensabile. Tale comportamento ci ha disorientati ed abbiamo sentito diversi altri pareri via e-mail di professori che però hanno sempre collaborato con il centro da cui proveniamo per cui non ci aspettavamo nulla di differente da quello che ci hanno comunicato. Per tale motivo vorrei un parare esterno.Ho avuto già altri casi in famiglia di tumori vari e differenti ed avendo vissuto l'effetto devastante della chemioterapia e di contro nessun effetto positivo, sono diventato particolarmente scettico verso questa terapia. Inoltre mia moglie ha un fisico esile e dopo la seconda gravidanza (7 anni fa) è sempre stata cagionevole e soggetta a piccoli malanni (ed a qualche inspiegabile ricorrente febbricola che passava autonomamente dopo 1/2 giorni) curati rinforzando il sistema immunitario tramite un integratore alimentare, che effettivamente aveva la sua valenza visto che per mesi poi stava bene. Nell'ultimo anno però sembrava stesse veramente meglio perchè non ha mai avuto la comparsa di queste febbricole e tanto meno influenza o raffreddori di varia natura, tranne poi la scoperta del carcinoma. Altro punto da evidenziare, mia moglie ha utilizzato una pillola anticoncezionale a bassissimo dosaggio (secondo il ginecologo senza effetti collaterali) per regolarizzare il ciclo mestruale che non lo era più da qualche tempo. L'assunzione della pillola ha portato alla scomparsa totale del ciclo mestruale (secondo il ginecologo è una cosa possibile). Da quando siamo venuti a conoscenza del tumore mia moglie ha sospeso la pillola (qualche giorno prima aveva deciso di andare dal ginecologo a causa di strane perdite ematiche che sembravano il preludio al ciclo ma che in realtà non si è manifestato), ad oggi le mestruazioni non sono comparse per cui rimane il dubbio se mia moglie sia in fase premenopausa o già in menopausa (sul documento di dimissioni è scritto che è in fase premenopausa ma non è stato accertato con nessuna indagine). Abbiamo subito cambiato il nostro regime alimentare, eliminato zuccheri (sostituiti da miele biologico), latte e derivati, carne ed insaccati, farine raffinate, il tutto a favore di frutta e verdura di stagione e legumi in quantità. Cercando di capirne qualcosa sul potenziamento del sistema immunitario e su cure alternative, e dietro varie esperienze sul web sono giunto ad una sorta di indicazione terapeutica antitumorale che riporto qui di seguito e che stiamo seguendo più o meno alla lettera: Vit D a dosi d'urto ( da portare la Vit D a 100 ng/ml nel sangue), una somministrazione contemporanea di 500 mg di calcio, una somministrazione di Boro di 6 mg/die, una somministrazione di zinco di 10 mg/die, una somministrazione di rame di 2 mg/die, altre sostanze vegetali come l'artemisina, la curcumina, la zenzerina, gli estratti di Plantago, la Vit B6 alla dose di 600 mg/die, le antocianine del mirtillo da somministrare come frullato di mirtilli, un bicchiere/die, i bioflavoni della frutta da somministrare come buccia di limoni, 3 limoni/die e la somministrazione contemporanea degli estratti di echinacea, Acido pantotenico alla dose di 500 mg/die (Vit B 5) perchè esalta l'adesività cellulare ed impedisce alle cellule di regredire a livello di staminali. Aloe arborescentis preparato secondo la ricetta classica di Padre Romano Zago. Capisco che la cura "fai da te" non sia proprio la strada da perseguire ma vorrei dei pareri provenienti da dottori che non sono legate ad una sola scuola di pensiero.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

Non mi e' chiara la cronologia degli eventi.

In quale mese e anno Sua moglie e' stata operata ? Ha terminato la chemioterapia ? 

In ogni caso:

- La radioterapia, se la mammella e' stata conservata, e' obbligatoria.

- La chemioterapia, in un tumore mammario senza metastasi linfonodali, non ha una sicura utilita'. In una paziente, pero', di 41 anni consiglierei di sicuro di effettuare la chemioterapia adiuvante.

- Non associerei un'ormotererapia (Zoladex e simili), ma la inizierei dopo il termine della chemioterapia.

- Tutto il resto penso non faccia ne' male ne' bene, PURCHE' NON SOSTITUISCA LE TERAPIE DI SICURA EFFICAC IA.

Auguri.

Dott. Piero Gaglia

Risposto il: 13 Novembre 2014