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Chiarissimi dottori, la mia situazione é questa:

Chiarissimi dottori, la mia situazione é questa: ho 58 anni, HBsAg+;+antiHBsAg+; HBeAg+; antiHBe-; anti HB core IgG+; AST83; ALT185; viremia 182.500.000; biopsia: Grading Hai modificatob totale =5; Staging Hai modificato =5. Il mio dottore mi ha prospettato 2 possibilità:1° Interferone peghilato con la possibilità, anche se non molto probabile (25%?) di debellare la malattia ma anche con probabili effetti indesiderati e con rischio di causare un incremento della malattia e perfino la possibilità di un'epatite fulminante; la seconda ipotesi prevederebbe la combinazione di antivirali fino ad ottenere un abbassamento della carica virale per poi proseguire diminuendo il rischio di generare virus mutanti ma questo trattamento sarebbe a vita. Le ultimissime analisi hanno evidenziato un abbassamento della viremia a 26 milioni, AST 50 e ALT 94 e per questo abbiamo deciso di aspettare un altro mese e mezzo monitorando le transaminasi per poi decidere. Il mio medico che mi sembra bravo e coscienzioso dice, credo giustamente, che dobbiamo decidere insieme, il che in realtà significa che sarò io a dover scegliere; io vorrei quasi rischiare l'interferone, lui mi sembra più orientato verso gli antivirali: che fare? Se con la vostra scienza poteste aiutarmi a decidere ve ne sarei veramente,veramente grato. Mi scuso per essermi dilungato e vi ringrazio per questo prezioso lavoro che svolgete senza nulla chiedere.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Pur ritenendo che la scelta è difficile e va fatta dal medico che la segue insieme alle sue aspettative e condizioni psico-sociali, siamo dell’opinione che sarebbe preferibile intraprendere la terapia con interferone peghilato, che non esclude in seguito di poter sostituire i farmaci antivirali in caso di inefficacia della prima terapia.
Risposto il: 06 Giugno 2008