Dipende dal tipo di tachicardia. Se, come penso, si tratta di una tachicardia sinusale (cioè di un semplice aumento del battito cardiaco), associato a tachipnea ,la cosa migliore da fare è tranquillizzarsi, magari tramite l’uso di ansiolitico. Se si tratta invece di una tachicardia parossitica sopraventricolare, vengono indicate le manovre vagali (m di Valsalva, compressione bulbi oculari, compressione seno carotideo) per tentare di interrompere la tachicardia. Queste manovre non sono indicate nel caso di tachicardia sinusale.