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Esperto Risponde

Consulenza cardiologica ed internistica

Salve, ho mia zia di 65 anni che circa un mese fa ha subito un'emorragia celebrale con conseguente emiparesi del lato sinistro del corpo (solo arti). dopo le cure ospedaliere (è arrivata in ospedale con pressione arteriosa 240/120) a dire dei medici dimessa perche il quadro clinico era comunque accettabile con la pressione stabilizzata e l'ematoma riassorbito, è stata trasferita in un centro di riabiitazione all'interno del quale invece le viene riscontrato un giorno si ed uno no pressione alta, ed in più hanno detto a noi familiari che c'è una sofferenza renale (anche se mia zia facendo la terapia con lasix ed altri farmaci urina tanto) con un elettrocardiogramma alterato. Volevo sapere se la cosa era normale vista la degenza ospedaliera (lei è allettata da un mese) e la conseguente terapia riabilitativa che sta eseguendo? concludo dicendo che mia zia non ha mai perso la sua lucidità, parla bene e ragiona altrettanto, le capita solo spesso di essere nervosa in quanto non ha nessuno vicino di famiglia fisso che l'assiste (non ha figli).Grazie mille e scusatemi, Gianluca
Risposta del medico
Dr. Pietro De Domenico
Dr. Pietro De Domenico
Specialista in Neurologia e Psichiatria

Caro Giuanluca, da quello che Lei scrive sembra che la zia sia stata giustamente avviata al Centro di Riabilitazione dopo i tempi tecnici necessari per attenzionare e stabilizzare la situazione clinica di base. Presumo che tale Centro si avvalga di operatori interni o di consulenti cardiologi ed internisti che possano ben valutare la situazione cardiologica della zia ed eventualmente correggere sia l'instabilità della pressione arteriosa che quella che Lei definisce "sofferenza renale". D'altronde tali presidi appaiono necessari per poter continuare senza rischi la terapia riabilitativa che, al momento, appare fondamentale per la ripresa della zia. Dott. Pietro De Domenico

Risposto il: 10 Aprile 2012