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Esperto Risponde

Contrattura degli adduttori e terapia TECAR

Buongiorno, due mesi fa circa, durante una corsa in salita molto impegnativa ho avvertito un dolore alla coscia destra; stupidamente non mi sono fermato e ho proseguito a correre. Da quel giorno ogni volta che provavo a sollecitare l'arto sentivo un dolore nello stesso punto, per cui mi sono rivolto ad un ortopedico che, dopo avermi interrogato e visitato, mi ha prescritto una ecografia dalla quale risulta (secondo il referto) l'assenza di "alterazioni ecostrutturali a carico dei muscoli del quadricipite ed adduttori, questi ultimi caratterizzati tuttavia da marcato stato contratturale".

Quindi mi sono recato da un fisiatra, il quale, dopo avermi visitato e analizzata l'ecografia, ha confermato la contrattura escludendo una situazione di pubalgia e indicando come prognosi: "sovraccarico funzionale in fase di strutturazione a livello di 1/3 superiore - 1/3 medio dei muscoli adduttori dell'anca destra". Come cura mi ha consigliato della "TECAR terapia" (6-8 sedute 2,3 volte alla settimana). Tuttavia, anche dopo questo trattamento, la contrattura non sembra essere diminuita in modo significativo; quindi, mi chiedevo se fosse consigliabile proseguire con questa terapia o fosse meglio rivolgermi nuovamente allo specialista. In questi casi la TECAR è la terapia più efficace? Forse sarebbe necessario approfondire il problema sottoponendomi ad altro esame più approfondito? (tipo risonanza?). Grazie per l'attenzione che mi avete concesso. Roberto

Risposta del medico
Specialista in Fisiatria

Buongiorno, l'utilizzo della Tecar era un buon tentativo se la diagnosi era corretta, tuttavia se ora la contrattura persiste è inutile proseguire e riverificare la situazione: è una contrattura palpabile? vi è dolore anche a riposo o solo durante il cammino? com'è la forza? svolge attività lavorativa che sovraccarica l'arto?
È indispensabile un'ulteriore visita fisiatrica per rispondere a queste domande; può quindi provare con tecniche di massaggio decontratturante associate ad esercizi di stretching e a terapia farmacologica miorilassante; se inefficace utile allora eseguire un RM. Cordiali saluti

Risposto il: 09 Gennaio 2017