Bella domanda!
Certo che la trasmissione degli impulsi può alterarsi: è quello che succede nelle malattie del cervello, almeno come conseguenza della malattia. Ma la domanda, se ho capito bene, è: può questo succedere senza che ci sia una malattia, ovvero per un semplice "groviglio d'informazioni?" Beh, in fondo questo ci porta dritto verso le malattie psichiatriche. Nella schizofrenia ad esempio, non si sono finora mai osservate delle vere e proprie "lesioni" del cervello", eppure ad esempio una delle caratteristiche della schizofrenia è il pensiero paranoico, cioè un modo di interpretare gli eventi secondo una sorta di teoria prefissata da cui non è possibile uscire attraverso il ragionamento critico. Altre condizioni simili sono ad esempio il disturbo ossessivo-compulsivo, cioè l'incapacità di distogliersi da pensieri che il soggetto stesso considera assurdi e che lo spingono a comportamenti di difesa dai propri stessi impulsi (ritualismo di difesa). Chiedo scusa agli psichiatri per la probabile imprecisione di queste mie "definizioni". Il problema della psichiatria è che, al contrario della neurologia, questi fenomeni non sono "visibili" all'interno di un paradigma causa-lesione-conseguenza. Ma in questo secondo me sta proprio la superiorità potenziale dell'approccio psichiatrico: è proprio uscendo da una vecchia visione riduzionistica che speriamo di formulare in futuro dei modelli di neuroscienze più aderenti possibile alla realtà clinica.
Grazie
Saluti