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Esperto Risponde

Cosa fare con emicrania e pressione elevata

Nel pomeriggio di ieri ho avuto una crisi ipertensiva 200/100, causa emotiva (un lutto). Dopo aver ricevuto adeguate cure mediche al pronto soccorso atte ad abbassare la pressione (con gocce sotto la lingua) sono successivamente andata dal mio medico per consiglio sul da farsi. Avevo mal di testa pulsante, nausea, malessere generale, oltre che una pressione ancora non stabile.Mi ha prescritto una pastiglia da prendere la mattina in coppia con quella che già assumo per tenere la pressione sotto controllo (essendo io ipertesa) e anche un'altra pastiglia da prendere 'al bisogno' in caso in questi giorni mi ritrovassi con la pressione di nuovo a livelli esagerati.Capisco che la cosa richieda tempo per sistemarsi, e che la mia pressione dopo una crisi ipertensiva è giusto che sia ancora oscillante e che io non stia bene, ma è necessario (e soprattutto è normale?) restare con questo incessante mal di testa pulsante? Non se ne va mai, è fortissimo e molto doloroso, e il dottore non ha prescritto o detto nulla a riguardo.E' la crisi ipertensiva ad avermi causato questo mal di testa pulsante? Perchè anche quando la pressione mi torna a livelli accettabili (160/90) il mal di testa non se ne và? Posso accettare una terapia lenta e graduale per il ripristino pressorio, ma questo mal di testa deve finire.Fatico a resistere. Cosa posso fare?Grazie
Risposta del medico
Specialista in Nefrologia e Diabetologia e malattie del metabolismo
Gent.ma sig.ra, E' totalmente errata la logica che lei mi ha riferito. Non esiste la cosiddetta crisi ipertensiva, ma esiste l'emergenza ipertensiva che si realizza sempre (dico sempre) con un danno d'organo che lei non ha avuto (la cefalea emicranica non è danno d'organo!). La logica da seguire è: Lutto, stato emicranico (cefalea pulsante), incremento dello stato ansioso (che cosa mi sta succedendo) tra cui incremento dei valori pressori (conseguenza dello stato di preoccupazione, di frustrazione, ecc., legate al lutto). Che fare? Assolutamente non assumere antiipertensivi specie al bisogno, ma curare lo stato emicranico con non assumere eventuali formaggi, crema, cioccolato, estrogeni, ecc. e se dovesse proseguire assumere gocce di novalgina (ad esempio XX gocce al bisogno). Per quanto concerne la novalgina io non la conosco, ovviamente lo chieda al suo medico se può prendere il prodotto. Una volta ridotta l'emicrania vedrà che le cose miglioreranno e se dovesse persistere lo stato di agitazione/ansia chieda al suo medico per un breve periodo un blando antidepressivo per uno- tre mesi. Un saluto prof. Claudio Di Veroli
Risposto il: 13 Marzo 2014