Buona sera,
Purtroppo mi sono imbattuto in un medico non specialista in psichiatria ma in endocrinologia!
Mi ha somministrato degli antipsicotici perché non credeva alle cose che io raccontassi, nonostante le prove in mio possesso.
Mi ha somministrato per circa 8 mesi aripiprazolo da 400 mg che mi ha distrutto la vita.
Su mia esplicita richiesta di farmi uscire dalla terapia, scalando il farmaco, questo medico mi ha invece interrotto improvvisamente la terapia.
Il tutto risale a circa 2 anni fa.
Dopo l’interruzione improvvisa ho avvertito, quando stavo per prendere sonno, delle forti scosse al cervello e movimenti involontari della testa. Anche un altro farmaco mi aveva interrotto improvvisamente.
Dopo un po’ di mesi, ho cominciato ad avvertire una sensazione strana al mio risveglio che tutt’ora permane. Ho bisogno di qualche ora prima che questo malessere passi. Ho eseguito una RNM e il referto riporta due minute areole di gliosi aspecifica a carico sostanza bianca temporale sn e frontale sn ad altezza del centro semiovale. Mi devo preoccupare?
Gentile Signore,
comprendo perfettamente la sua preoccupazione e il disagio che sta vivendo. La situazione che descrive è comprensibilmente fonte di ansia, ma desidero rassicurarla su diversi aspetti importanti.
Riguardo al referto della risonanza magnetica:
Le "minute areole di gliosi aspecifica" che sono state riscontrate sono alterazioni molto comuni e generalmente benigne. La gliosi rappresenta una reazione normale del tessuto cerebrale a vari stimoli e può essere presente in molte persone sane senza causare sintomi specifici. Questi piccoli foci sono spesso correlati a fattori come l'invecchiamento fisiologico, piccoli episodi vascolari asintomatici, stress, infezioni pregresse, o semplicemente variazioni individuali normali del tessuto cerebrale.
È importante sottolineare che non esiste una correlazione diretta dimostrata tra queste piccole alterazioni e l'uso di antipsicotici o la loro sospensione.
Sui sintomi che avverte al risveglio:
La sensazione di malessere mattutino che descrive può avere molteplici cause, molte delle quali non sono correlate ai farmaci che ha assunto in passato. Potrebbe essere legata a fattori come disturbi del sonno (anche lievi), stress residuo, ansia anticipatoria riguardo alla giornata, cambiamenti nei ritmi circadiani, problemi posturali durante il sonno, o anche aspetti legati all'alimentazione e idratazione.
Riguardo alla sospensione dell'aripiprazolo :
Sebbene la sospensione brusca di qualsiasi farmaco psichiatrico non sia mai la pratica ideale, è importante sapere che il sistema nervoso ha una notevole capacità di adattamento e recupero nel tempo. Molte persone che hanno vissuto esperienze simili alla sua hanno recuperato completamente il loro benessere.
Il fatto che siano trascorsi due anni e che lei stia vivendo una vita normale è già un segno molto positivo. Il cervello è incredibilmente resiliente e molti dei sintomi che attribuisce ai farmaci potrebbero in realtà essere legati allo stress naturale derivante dall'esperienza difficile che ha vissuto, piuttosto che a danni permanenti.
La invito a non focalizzarsi eccessivamente su una possibile correlazione tra i farmaci e i suoi sintomi attuali, poiché questo può perpetuare l'ansia e il disagio. Con il tempo e l'approccio giusto, è molto probabile che anche questi ultimi sintomi si risolvano completamente.
Cordiali saluti
Federico Baranzini
Psichiatra a Milano