Nello periodo in cui ho iniziato a sentirmi con il mio attuale compagno ho iniziato ad avere una scomparsa di libido, secchezza vaginale assurda al punto che neanche le solite perde giallaste che ho dall'adolescienza sono scomparse. eravamo migliori amici e adesso stiamo insieme da quasi un anno ma non siamo riusciti ad avere un rapporto, siamo passati da avere una sintonia pazzesca a letto a dei dolori sessuali come ad avere un muro. una delle prime volte dopo esserci fidanzati ho provato così tanto dolore che ho pianto e l'ho percepito come un trauma. lui ovviamente si è fermato subito e ha saputo capirmi, però siamo giovani entrambi io 23 e lui quasi 21 . ci siamo trasferiti e abbiamo cominciato a convivere con problemi di comunicazione, lui è evitante e io ansiosa, per lui tutto è un litigio e per me tutto va approfondito. la situazione sessuale non aiuta e mi deprime. a dicembre ho fatto una visita ginecologica dove mi è stato diagnosticato l'ovaio policistico ma niente più. due mesi fa sono stata da una ginecologa conosciuta qua a milano che mi ha negato la presenza di pcos e che il mio ciclo doloro e la mia improvvisa dispareunia sia dovuta ad una possibile vulvodinia con ipertono. sto prendendo integratori di pelvilen act da quasi due mesi, sento leggermente più "desiderio" ma è come se mente e corpo non collegassero abbastanza da provocare una risposta sessuale adeguata. sento che se volessi non riuscirei a contrarre i muscoli genitali. il clitoride al tatto punge come avessi degli spilli, ultimamente riesco a bagnarmi e ho avuto qualcue orgasmo ma con spasmi muscolari contenuti. è possibile una correlazione psicologica? sospetto di avere il doc da relazione, sono riemersi i miei inteusivi e di sabotaggio come se il mio corpo si fosse bloccato per paura di rifidanzarmi dopo una relazione tossica? ma sarà così o ho effettivamente anche un vero problema fisico e non solo qualcosa di somatico. però è strano, un ipertono dal nulla? ha senso la fisioterarpia?
Gentile ragazza,
la sua frustrazione è ben comprensibile.
Come dice lei lo scollegamento fra quanto la sua razionalità riterrebbe normale, e la risposta anomala del suo fisico è difficilmente sostenibile.
A distanza è difficile fornire un parere specifico per ciascuna situazione, mancando dati fondamentali quali ad esempio l'esame obbietivo.
In linea generale si può dire che situazioni simili riconoscono alla base una problematica di tipo fisico, non sempre chiaribile nele sue cause ( infezioni non conosciute e non curate, disguidi ormonali....), che induce una situazione infiammatoria cronica della vulva e del clitoride e dell'inbocco vaginale, in diversa misura e forma.
Nel perdurare del problema si ha un'attivazione eccessiva e anomala delle terminazioni nervose sensitive della zona (tipica la ensazione di spilli a livello del clitoride che lei descrive).
Naturalmente si crea una situazione in cui il corpo si difende dal dolore innescato dal rapporto penetrativo con un blocco della risposta sessuale, che può manifestarsi in vario modo (secchezza, calo del desiderio....)
A seguito di tutto ciò possono subentrare problematiche psico/emotive che innescano dubbi circa la propria autostima, la sessualità, le dinamiche di coppia.... in rapporto anche all'assetto psicologico di ciascuna, ma, generalmente, lo scompenso psicologico è secondario alla sofferenza fisica.
Sempre generalmente parlando, la strada che ha intrappreso sembrerebbe valida, anche se, probabilmente, sarebbe consigliabile una visita di persona presso un medico di sua fiducia con particolare preparazione nel campo del dolore sessuale per una più precisa e approfondita valutazione del problema.
Cordiali saluti
dott. Piergiorgio Biondani.