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Diagnosi e terapia

Buongiorno, mio padre paziente dializzato accusava dolori addominali da fine dicembre 2003; ha eseguito in gennaio la gastroscopia con esito favorevole, a febbraio la Colonscopia con esito favorevole, poi dato che i dolori continuavano e anzi diventavano più intensi ha effettuato una endoscopia con videocapsula per monitorare il tenue. Da questo esame è emersa una occlusione a carico dell'ultima ansa ileale e per questo è stato da subito operato. L'esito è di un adenocarcinoma mucinoso dell'intestino ileo infiltrante la sierosa, è esente la parete intestinale, T4 N1 MX con ascite neoplastica; la massa di cm.4 è stata asportata totalmente ma il chirurgo ci ha riferito che permangono numerosi puntini grandi al massimo come chicchi di riso. Ci ha anche detto che secondo lui il Tumore era indiagnosticabile in modo preventivo in quanto ha appunto una propagazione a puntini a suo avviso rarissima che non poteva essere rilevata da nessun esame neanche dalla Tac; questo mi fa supporre che il tumore primitivo sia esterno al lume dell'intestino a puntini e solo successivamente abbia occluso l'ileo, lei cosa ne pensa? o è la massa il tumore primitivo che poi si è propagato a puntini?? mi può spiegare come può avvenire la propagazione di un tumore? 2) per arrivare a una situazione del genere partendo da uno stato di mucosa normale quanto tempo ci vuole? le chiedo questo perchè circa 10 anni fa per 3-4 anni ha avuto grossi problemi addominali (coliche, spasmi accompagnati da anemia cronica, marcatori perfetti) per i quali dopo numerosi ricoveri non si era mai trovata una spiegazione (era stato eseguito anche il clisma del tenue con esito positivo e la TAC addominale con esito positivo); poteva il tutto essere riconducibile al sorgere del tumore??? 3) la colonscopia poteva arrivare a monitorare l'ultima ansa del tenue? 4) è vero che si tratta di un tumore raro sia per la sede sia per il modo in cui si presenta?? Adesso mio padre si è rimesso bene e inizierà dei cicli di chemioterapia con il fluororacile, c'è la possibilità che il tumore regredisca o che comunque si possa frenare e tenere a bada e il fatto che adesso si presenta >a puntini e non a massa lo rende più attaccabile??? 5) le sembra che l'iter medico di diagnosi sia stato corretto???? grazie e cordiali saluti Stefania.
Risposta del medico
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Il tumore dell’intestino è una neoplasia che spesso viene diagnosticata in fase avanzata di malattia in quanto presenta un decorso asintomatico nei primi stadi. La localizzazione all’intestino tenue lo rende più insidioso perché la neoplasia cresce in un distretto abbastanza ampio e quindi difficilmente dà una sintomatologia sospetta nello stadio iniziale. La disseminazione miliariforme (a puntini) è un’altra caratteristica che lo rende difficile da diagnosticare con le comuni metodiche strumentali. La chirurgia rappresenta la prima strategia terapeutica per controllare la malattia. La chemioterapia è in grado di controllare la malattia nei casi in cui la chirurgia non sia stata radicale.
Risposto il: 16 Settembre 2004