Cara Signora, il Suo è un problema annoso, diffuso e assolutamente attuale.
E' ovvio che un signore di 75 anni, diabetico ed iperteso, abbia sintomi e segni di deterioramento del sistema nervoso. E' altrettanto chiaro che non si tratta di patologie che, come la rosolia del bambino, sono destinate a guarire senza lasciare segni (o quasi). Quindi, in un regime spartano, dove si cura solo ciò che ha speranza di guarire, Suo padre sarebbe destinato all'abbandono, se non all'eutanasia precoce (pensi che risparmio per le Regioni!).
Noi viviamo in un era di mezzo, tra gli spartani e l'età d'oro degli atlantidei, dove i vecchi bevendo ambrosia tornavano bambini. Tecnicamente, anche il suo medico dovrebbe sapere che ci sono malattie dell'anziano che possono guarire se diagnosticate tempestivamente; però Lei dovrebbe sapere che queste malattie sono molto rare, e difficilmente il nonno diabetico ed iperteso è così fortunato da avere una di queste al posto di quelle, inguaribili e degenerative, che capitano normalmente.
Quindi, al di là della filosofia, spesso qualcosa di scientifico da intentare c'è. Ma a me sembra che, prima ancora della filosofia e della medicina, un'altra prepotente e spietata signora sia catapultata sulla scena, la Signora Economia!