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Esperto Risponde

Dissecazione spontanea arteria carotidea

Buona sera. Recentemente a mia sorella di anni 44 è stata diagnosticata una dissecazione spontanea dell'arteria carotidea di sinistra. All'ospedale hanno eseguito tac con e senza contrasto, ecodopler e risonanza. Dopo un ricovero durato una settimana, durante il quale è stata tenuta in osservazione e le sono stati somministrati antidolorifici ogni qualvolta il dolore diventasse insopportabile, è stata dimessa con appuntamento per controllo in ambulatorio tra 3 mesi. La terapia a casa prevede cardioaspirina, laroxyl prima di andare a dormire e indoxen 50mg al bisogno. Ci è stato detto che essendo una lesione "piccola" (circa un centrimetro) guarirà spontaneamente e gli episodi dolorosi saranno via via più lontani e meno intensi. I primi giorni in effetti è stato così. Oggi invece ha avuto una crisi emicranica talmente violenta da dover prendere 2 compresse di indoxen a distanza di 3 ore. Poi passata. Ma per quanto tempo possono durare questi episodi dolorosi? Cosa si può fare per evitarne, o perlomeno limitarne, la venuta? A che punto si dovrebbe ritornare al pronto soccorso? È normale che nonostante i primi giorni sembrava andare meglio oggi ha avuto dolori così violenti? Perdoni le domande forse stupide ma siamo molto preoccupati. Attendo una cortese risposta.
Risposta del medico
Specialista in Neurologia e Fisiatria
La dissecazione "spontanea" dell'arteria carotide è abitualmente espressione di una patologia del collagene, spesso su base genetica, che andrebbe adeguatamente studiata. Se l'arteria è rimasta occlusa, il sangue per raggiungere il cervello sfrutta circoli collaterali che si dilatano e che possono determinare dolore di tipo emicranico. La terapia prescritta mi sembra del tutto indicata. Il caso di sua sorella deve essere seguito da un centro esperto di "ictus giovanile" che certamente esiste a Torino. Prof. Carlo Gandolfo - Neurologo.
Risposto il: 13 Febbraio 2019