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Esperto Risponde

Diverse opzioni di cura

Salve, prima di tutto un grandissimo grazie per l'opportunità che viene fornita a persone, come me, in questo caso, bisognose soprattutto di chiarezza e di maggiori informazioni riguardo al trattamento di alcune patologie.
Vorrei avere qualche informazione in più riguardo a quelli che posso essere i rimedi chirurgici o anche non chirurgici per una persona sofferente di fibrillazione atriale, molto probabilmente associata ad ipertensione. Faccio presente, per maggiore chiarezza, anche per Voi che valutate questa mia domanda, che la persona di cui sto parlando è un uomo (per la precisione, mio babbo, al quale voglio un mondo di bene) di 65 anni che ha questo problema ormai da 3/4 anni. La terapia che segue, da diverso tempo ormai, dopo una lunga fase di "prove" per il dosaggio adeguato alla sua persona, prevede l'assunzione del Coumadin e dell'Almarytm...
La mia preoccupazione più grande è che da un pò di tempo a questa parte, purtroppo, in seguito a questi "attacchi", finisce per essere ricoverato in ospedale, mediamente quasi ogni mese, mese e mezzo...
Mi sembra ed ho paura, che questo possa essere un segnale che la situazione stia forse andando a peggiorare.
I medici con cui abbiamo avuto a che fare, sono stati sinceramente un pò vaghi...nessuno mai ci ha prospettato qualcosa di concreto per poter, se non risolvere, almeno tenere sotto controllo il problema.
Se qualcuno potesse darmi un valido consiglio!?
Grazie.

...Spero perdonerete i termini, sicuramente non molto idonei, con cui mi sono espressa, ma non sono un medico...sono solo una figlia molto molto
preoccupata per la salute del padre.

Ancora grazie,

Tania Veracini
Firenze
Risposta del medico
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Gentile signora, le confermo che le opzioni per poter curare la fibrillazione atriale sono diverse. In primis quella farmacologia con i farmaci antiaritmici (uno di questi è quello che suo papà sta già assumendo). Quando la terapia farmacologia fallisce si puo’ pensare ad una terapia interventistica: “ablazione”. In parole molto semplici si prova a bruciare i “fili” elettrici all’interno del cuore che per un inadeguato funzionamento sono alla base dell’aritmia. Questa procedura qualche volta è seguita dall’impianto di un pace maker. L’operazione in mani esperte ha ottime probabilità di risolvere il problema. Le consiglio di informarsi presso un centro di Cardiologia che si occupa di Aritmologia (a Firenze esistono Centri adeguati e referenziati).
Risposto il: 20 Febbraio 2007