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Donna in gravidanza al 5° mese, nelle ultime

Donna in gravidanza al 5° mese, nelle ultime analisi hanno riscontrato un valore di alanina molto alto, mi sono sottoposta ad Ecografia ed il fegato è risultato in ottime condizioni. i medici non sanno darmi risposte, cosa posso sapere in merito alla mia alanina alta? ringrazio anticipatamente.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
L’aumento dei valori di alanina aminotransferasi (una delle due aminotransferasi) durante la gravidanza è una condizione che può avere differente gravità e deve essere valutata caso per caso. In primo luogo, nel suo caso, il test va ripetutoi per eventuale conferma e poi va valutato in base all’entità dell’alterazione (valore dell’aumento del test). Nella maggior parte dei casi non rappresenta elemento di preoccupazione ma va solo tenuta sotto controllo ripetendo il test con maggiore frequenza del normale. Altre volte, invece, può far parte di una sindrome più grave chiamata, dove si può arrivare anche a dover anticipare il parto per risolvere il quadro clinico. Le malattie di fegato che si presentano in gravidanza e che si esprimono mediante alterazioni persistenti dei valori di aminotransferasi, possono essere classificate genericamente in due gruppi principali. Il primo gruppo include le malattie che si manifestano unicamente in gravidanza e sono causate da essa. Fra queste vi è l' hyperemesis gravidarum, la colestasi della gravidanza e disturbi associati con la pre-eclampsia. Il coinvolgimento del fegato lo si può aspettare nel 50% delle pazienti con hyperemesis gravidarum. La pre-eclampsia è stata associata sia con la cosiddetta sindrome di HELLP (Emolisi, Elevati valori di aminotransferasi e bassi valori di piastrine nel sangue) che include un danno epatico rilevante, sia con il fegato grasso acuto della gravidanza (AFLP), che è meno preoccupante e grave della forma precedente. Il secondo gruppo comprende infine le malattie di fegato che sono preesistenti nella paziente incinta ed includono l'epatite cronica autoimmune, la malattia di Wilson, le epatite croniche virali. La condizione che lei descrive necessita quindi in conclusione di attento controllo da parte del ginecologo insieme all’epatologo e di approfondimento diagnostico mediante ricerca di tutte le possibili cause di danno epatico (virus epatitici maggiori e minori, farmaci, condizioni preesistenti, latenti, di patologia epatica cronica) e monitoraggio frequente dei tests epatici.
Risposto il: 06 Dicembre 2005