Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Durante il terzo trimestre della gravidanza ho

Durante il terzo trimestre della gravidanza ho sofferto di un forte prurito e la mia pelle ha assunto una colorazione bruna (non gialla). Fosfatasi alcalina e bilirubina erano nella norma mentre le aminotransferasi e la gamma GT ne erano abnormemente al di sopra. Mi è stata amministrata colisteramina senza risolvere la situazione, i medici non hanno dato un nome a questa mia condizione e detto che il feto non avrebbe sofferto di quello che stava succedendo al mio fegato anche se poi si è rivelato errato perché mio figlio ha dovuto essere rianimato e messo in incubatrice. Sul vostro sito ho trovato questa definizione: Colestasi intraepatica della gravidanza anche se non corrisponde esattamente a ciò di cui ho sofferto. La mia domanda è questa, se dovessi intraprendere una nuova gravidanza quali precauzioni dovrei prendere? E' sistematico soffrire di nuovo di questa patologia nelle gravidanze successive? Mi potreste consigliare un centro specializzato dove possa ricevere consigli e che si possa occupare del mio caso con competenza e professionalità? Grazie per il vostro aiuto.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La Colestasi Intraepatica Gravidica (CIG) è una complicanza gravidica assai frequent, con una frequenza che varia tra 1 e 10 ogni 10.000 gravidanze. Questa differenza piuò essere almeno in parte dovuta alla diversità dei criteri diagnostici: se cioè questa diagnosi viene posta anche in donne che presentano solo prurito, o solo in quelle che manifestano una situazione clinica di colestasi più conclamata. Frequentemente si ripresenta in gravidanze successive o se la donna assume contraccettivi- frequentemente si manifesta in più donne consanguinee: questo rilievo, e il fatto che la colestasi gravidica è più frequente nelle popolazioni scandinava, boliviana e cilena hanno fatto supporre, già da molto tempo un’ eziologia congenita. Recentemente alcune osservazioni hanno indicato come causa una modificazione del gene MDR3. Clinicamente, compare quasi sempre nel terzo trimestre della gravidanza. Il primo sintomo accusato dalla paziente è il prurito, che può rimanere l’unico sintomo o, più spesso, essere seguito, dopo una o due settimane, da subittero o da ittero. Tra i parametri ematologici, si ha - netto aumento della colalemia; ad esso si associa spesso un aumento della bilirubinemia, che generalmente non supera i 6 mg/dl, con prevalenza della quota coniugata. fosfatasi alcalina totale: aumenta in modo più spiccato di quanto avviene fisiologicamente in gravidanza, ma il suo significato deve essere comprovato dal dosaggio dell’isoenzima epatico. - transaminasi: aumentano moderatamente nell’80-90% delle pazienti. Non si ha invece un aumento rilevante della g-GT, probabilmente per interferenza, non sappiamo se fisiopatogenetica o laboratoristica, esercitata da ormoni sessuali femminili . Per quanto riguarda l’esito della gravidanza, si ha frequentemente parto prematuro e/o sofferenza fetale, che può imporre l’esecuzione di un parto cesareo. Nella madre si ha frequentemente emorragia uterina, specialmente se vi è stata una coagulazione intravascolare disseminata, come si ha frequentemente nelle complicanze gravidiche, e/o non si è somministrata vitamina K per via parenterale La colestasi gravidica scompare nell’àmbito delle prime due settimane dopo il parto. Le consigliamo, nal Lazio, di rivolgersi presso la Gastroneterologiadell’Università di Roma, diretta dal Prof O. Raggio.
Risposto il: 22 Gennaio 2008