Egr. dott.ore, le riassumo la mia storia e vorrei

Egr. Dott.ore, Le riassumo la mia storia e vorrei sottoporvi qualche domanda. Dopo una biopsia Mammotome e una escissionale, il 14/7 us ho subito una , il cui referto istologico è di seguito riportato: "Focolai residui di intraduttale DCIS tipo 2 di Holland in esiti di pregresso intervento. Microfocolai di carcinoma intraduttale DCIS tipo 1 di Holland sono presenti a ridosso del margine superiore (dotti). Altri margini, sovralesionale e fascia indenni": Positività immunoistochimica: ER 80%, PGR 80%; Ki67-mib1: irrilevante; cerb-b2: non espresso". 1) mi può cortesemente spiegare il significato di "irrilevante" riferito a Ki67-mib1? 2) e quello di "non espresso" riferito a cerb-b2? (significa che non è stato testato, o che non è rilevabile? Ho effettuato 6 settimane di radioterapia: 5 settimana a 50 Gy, più 7 giorni di boost a 14 Gy. Ho 44 anni e sono in pre-menopausa. Il chirurgo senologo che mi segue ha ritenuto opportuno non prescrivermi Tamoxifen. Inoltre non abbiamo parlato di eventuali tests genetici BRCA 1 e 2, soprattutto non mi è chiaro se 3) tali tests sono utili soltanto in fase pre-diagnostica e se in un caso come il mio potrebbero essere utili per prevenire o controllare eventuali recidive locali. La ringrazio sin d'ora e distintamente saluto. Sandra

Risposta del medico

Paginemediche

Si deve dedurre che anche le due biopsie iniziali abbiano dato come esito la presenza di carcinomi intraduttali; se così fosse ci troviamo di fronte una situazione tranquilla che va seguita nel tempo. Le risposte:

irrilevante significa che il test di attività proliferativa ha dato un esito negativo: poche o nessuna cellula in attività proliferativi
erb2 non espresso significa che non è stata rilevata iperespressione del recettore di membrana responsabile di caratteristiche aggressive del tumore
la ricerca del BCRA 1 e 2, non codificata in questi casi di ca intraduttali, potrebbe essere utile per valutare il rischio di secondi tumori (ca ovaio)
valuterei la possibilità di trattarla con tamoxifene al fine di ridurre il rischio di altre neoplasie mammarie.

Risposto il: 03 Novembre 2005

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