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Esperto Risponde

Egregi dottori, sono un dirigente di azienda di 50

Egregi Dottori, sono un dirigente di azienda di 50 anni. Peso 66 Kg. Ed altezza 1,70 m. La pressione in media 110/75. Esami sangue tutti OK. Soffro da quando avevo 20 anni di extrasistoli. Però le avverto come se fossero legate allo stomaco. Frequenti dopo pranzo se mi siedo in macchina o mi accovaccio o stendo; legate anche alla fase respiratoria. Ogni anno faccio ecg di controllo sempre OK. In alcuni sono state evidenziate poche extra sopraventricolari. Raramente mi partono “scariche” di alcune extra (senso di leggerezza al petto e sfarfallio) che poi passa, mai svenimenti o altro. Gli eco di sempre a posto. Un doppler del 2003 ha evidenziato “verosimile piccolo prolasso della mitrale condizionante jet da rigurgito privo di significato emodinamico, resto a posto”. Il controllo di oggi è invariato. Vecchie lastre avevano evidenziato una modica beanza dello sfintere gastro esofageo e stomaco ipotonico. La recente EGDS ha visto solo una lieve gastrite cronica superficiale HB neg. Colonscopia a posto. Ho notato che assumendo un procinetico (motilex) migliora la situazione. Da due anni prendo ¼ di atenololo: mi abbassa la frequenza e mi calma (sono molto ansioso), 10 gocce xanax la sera; mi sembra mi faccia stare meglio. Volevo chiederle: 1) Le extra sono legate alla mitrale (sindrome mitrale, ansia, extra etc.?) o allo stomaco ? 2) Va bene la “cura” di atenololo a basse dosi (il cardiologo mi ha detto che mi fa solo bene senza effetti collaterali)? 3) Corro qualche rischio (mio padre è morto a 36 anni di infarto forse per reumatismo articolare) e che controlli/cadenze fare? Ringrazio e saluto cordialmente.
Risposta del medico
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Mi sembra che lei abbia già fatto tutti i controlli del caso. Ripeterei un ecocardio tra 2 anni per verificare che il grado (minimo) di rigurgito mitralico non subisca modificazioni (come non le ha subite peraltro dal 2003 a oggi). Le occasionali extrasistoli sopraventricolari che lei accusa non costituiscono un problema di rilevanza clinica, e vista l’insorgenza prevalentemente post-prandiale e la buona risposta soggettiva al procinetico a mio avviso sono più legate alla beanza gastroesofagea che non al prolasso; tuttavia, ma vedo che lei lo sa già, anche il prolasso della mitrale si può associare alla presenza di irregolarità del battito cardiaco. Dalla sua storia, non emergono significativi fattori di rischio cardiovascolare (lei però non mi ha scritto se fuma o no), per cui il rischio di infarto è complessivamente molto basso: la familiarità (unico fattore che lei riporta) non è neppure chiara, perchè se lei riferisce che suo padre è morto per complicanze cardiache da reumatismo articolare è molto difficile che si tratti di infarto (anche se molto spesso la parola è usata in maniera impropria, l’infarto è la condizione di necrosi cardiaca determinata da ischemia indotta dalla presenza di una malattia coronarica; mentre invece la malattia reumatica colpisce prevalentemente le valvole cardiache-quindi non c’entra con l’infarto in senso stretto, e la familiarità non esiste per la cardiopatia reumatica). Sono d’accordo con il suo cardiologo sull’atenololo (o altro betabloccante) a basse dosi, per i motivi che anche lei stesso ha indicato. Cordiali saluti.
Risposto il: 18 Giugno 2008