Egregio Dottore 
Ho 78 anni,  normopeso, in cura da decenni per ipertensione con farmaci vari
ECG da sforzo nel  2006 : test interrotto 74% fc max per costrizione retrosternale.- test suggestivo per ridotta riserva coronarica per criterio sintomo senza modificazioni ECG.
Riesco a fare ancora qualche piano di scale se pur lentissimamente e brevi corsette di 1 minuto, sento subito tanto male alle gambe più che la costrizione sternale, e non ho capito se ciò è dovuto alle coronarie ristrette o all’acido lattico per mancanza di allenamento. 
Non voglio fare altre indagini  quali scintigrafia, coronografia o tac e mi sono affidata a un  cardiologo che non ha trovato necessario sottopormi a questi esami ma mi ha prescritto quanto segue: DILTIAZEM 60, per tre volte – TAREG 80 -  CARDIRENE 75 . 
La terapia, che sto seguendo ormai da circa due anni, mi tiene bassa la pressione, che scende  a volte  fino a 108/56   e la frequenza cardiaca oscilla tra i 52  e i 58 qualche volta anche a  47 (pur per breve tempo)   Sono consapevole che i farmaci che assumo causano bradicardia ma così non è troppo? ho letto che il Diltiazem deprime le funzionalità del cuore e causa un deterioramento clinicamente significativo - continuo ugualmente ? corro il rischio di dover mettere un pace maker ?
Di notte urino molto ogni ora e mezza e ho le fauci secche . quando faccio sogni complicati mi sveglio di colpo con vaga nausea, sensazione di freddo, bisogno di defecare e la pressione mi arriva a punte anche di oltre 160/85  regredendo poi entro un’ora sia che prenda o non prenda qualche goccia di Lexotan . 
Ho provato diverse sonniferi e benzodiazepine ma mi disturbano troppo –volevo provare anche la Melatonina ma poi mi hanno detto che è controindicata per chi assume gli antipertensivi – è vero? 
E per terminare quello che mi preoccupa di più negli ultimi tempi sono le extrasistoli  evidenziate anche dall’holter- perché mentre fino a febbraio erano solo extraventricolari  ora né ho anche delle ventricolari . Il cardiologo mi dice di stare tranquilla, che le extrasistoli sono poche e non si curano, continuare con la stessa terapia  e di farmi vedere fra un anno.  Non mi ha convinta , mi sembra troppo ottimista e facilone e sono rimasta con i miei dubbi
Ecco i referti  degli ultimi esami fatti : 
ECOCOLORDOPPLERGRAFIA:  dati quantitativi: diam. bulbo aortico 33 mm –apertura aortica 17 – diam. diastolico ventr.sn. 40 – spess.setto interventricolare 9 – spess.parete poster. 9- spess.relativo di parete 0 (v.n.