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Esperto Risponde

Egregio dottore, il parto del mio ultimo figlio di

Egregio Dottore, il parto del mio ultimo figlio di 29 anni fa che mi causò un inizio di emorragia mi lasciò uno "schok da parto".Avevo attacchi di panico in luoghi affollati o quantomeno non adatti al mio stato ansioso,avevo sudorazione ,palitazioni,timore di svenimenti che non si sono mai verificati,come puntualmente mi aveva rassicurato il mio neurologo.Passarono anni in cui la situazione miglioò un pò,con ansiolitici (Limbitryl) che mi erano stati prescritti,ma intanto io uscivo sempre meno,fino a quando quella specie di svenimenti cominciò a manifestarsi anche in casa.Mi sdraiavo sul letto,prendevo un pò di cognac ,caffè o altro che credevo potesse tirarmi su,ma il giorno seguente tutto come prima.Consultai allora un cardiologo che non riscontrò assolutamente nulla nel mio cuore,ma ritenne che si dovesse intervenire sulla tachicardia che risultò essere di notte molto frequente. Aggiunse al Limbitryl che già prendevo il Lexotan ,ma soprattutto un betabloccante Seles Beta 100mg,mezza compressa al giorno.Da allora stetti subito bene,ripresi ad uscire,luoghi affollati o no non avevano più importanza per me ed è così ancora adesso che sono trascorsi più di dieci anni.Il mio problema ora è questo.Quel cardiologo non c'è più ed io ho continuato a prendere lo stesso ininterrottamente i betabloccanti anche se ho sentito e letto che possono avere controindicazioni per la circolazione periferica.A questo proposito mi è capitato di venire a conoscenza della malattia di Charcot-Marie Toot in cui si parla anche dei betabloccanti circa la circolazione periferica.Le dico questo perchè ho notato le mie estremità sempre freddissime,alluce valgo,alcune dita delle mani che sembrano non essere più dritte come prima.Ho parlato con mio cugino primario di cardiologia sul fatto se potessi continuare a prendere i betabloccanti visto come mi hanno fatto stare bene e lui mi ha risposto che tranquillamente posso continuare.Anche altri cugini medici,anche se specializzati in altri settori hanno detto lo stesso.Vorrei un parere anche da lei. A lungo andare fanno male i betabloccanti(atenololo nel mio caso) ?
Risposta del medico
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La risposta è semplice. Se desidera continuare i beta bloccanti e vuole evitarne l’effetto sul circolo periferico è possibile sostituirli con quelli di più recente introduzione quali il nebivololo che è più cardioselettivo od il carvedilolo che possiede anche una attività vasodilatatrice periferica
Risposto il: 11 Luglio 2007