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Esperto Risponde

Encefalopatia epatica in soggetto con carcinoma

Mio marito di 63 anni già affetto da cirrosi in seguito ad epatite C, ha un carcinoma al fegato di circa cm. 7,50 con trombosi alla vena porta. È stato trattato con NEXAVAR per 8 mesi, ora sospeso perché sono sopravventi problemi di ascite e di encefalopatia epatica. Vorrei sapere se in questa situazione così complicata è possibile intervenire o fare un trapianto. Grazie e aspetto cortesemente una vostra risposta.
Risposta del medico
Specialista in Chirurgia generale
Gentile Signora la presenza di cirrosi epatica con un epatocarcinoma, ma essenzialmente con una trombosi portale determina la presenza di encefalopatia. Purtroppo si associa anche ascite ed il rischio successivo è quello della infezione della stessa (peritonite batterica spontanea). Suo marito non ha più possibilità di cure se non trattare queste complicanze per alleviargli la situazione clinica. per l'encefalopatia è necessario fare dei clisteri con acqua tiepida da un litro e mezzo di acqua per ripulire meccanicamente l'intestino dalle feci . Questo può favorire una riduzione della ammoniemia e quindi dell'encefalopatia. B isogna associare lo sciroppo di lattulosio EPS (levolach, Portolac sempre EPS) per determinare almeno due evacuazioni con feci morbide al giorno. Mi raccomando i clisteri devono essere di acqua (può aggiungere uno o due cucchiai di olio d'oliva), non le microperette che si comprano in farmacia che non hanno lo stesso effetto (sono solo irritanti). Per il clistere può comprare il contenitore in farmacia, lo riempie di acqua e introduce il becco del tubo nell'ano. L'altezza del livello dell'acqua deve essere a non più di 50 cm dall'ano. Suo marito lo faccia distendere a pancia in giù con un cuscino sulla pancia in modo che il sedere sia in alto rispetto alla pancia. Spero di esserle stato utile. Gerunda (gerunda47@gmail.com)
Risposto il: 07 Gennaio 2020