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Esperto Risponde

Escludere patologie organiche

Salve ,avrei bisogno di un parere.Da oltre un anno ho problemi a livello gastrointestinale ( premetto che nel 2009 ho cominciato a soffrire di ansia e che ho passato molto tempo sotto stress molto forte e attacchi di panico ) .I sintomi sono : vuoto allo stomaco che mi provoca senso di qualcosa che rode e che mi obbliga a mangiare , dolore e fastidio sotto le costole a sinistra , all altezza della fessura splenica , a volte crampi, fastidio e fitte a livello epigastrico , dolori addominali ( a volte spasmi forti ) che mi fanno correre in bagno , a volte diarrea ma più spesso feci malformate e chiare .Non sento acidità nè reflusso , ho provato vari farmaci tra i quali lucen 20 ( anche per 2 mesi senza alcun risultato ) , spasmomen somatico , duspstal , levopraid tutti poco efficaci .Ho effettuato varie ecografie , esami del sangue e gastropanel ( gastrina 17 bassa ma il risultato dice mucosa normale) tutto nella norma Varie visite gastroenterologiche che oltre a trovarmi un addome trattabile non mi hanno rassicurato !Ho una paura esagerata di avere una gastrite , un ulcera o altro ... I fastidi sono presenti tutti i giorni e tutto il giorno e se devo uscire tutto peggiora, la fame aumenta e il dolore pure .La gastroscopia mi spaventa troppo , non riesco a gestire il digiuno e mi provocherebbe sicuramente panico con forti tremori , tachicardia , sudorazione e fame d aria .Ho pensato anche al diprivan ma l agitazione è la stessa anche perché ho letto che può provocare arresto cardiaco e problemi respiratori .Non so più cosa fare , sono sempre più bloccato ... Cosa mi consiglia ? Ho perso il lavoro, gli amici, la ragazza e vivo relegato in casa.La gastroenterologa mi dice che il collegamento tra stress e ulcera è un luogo comune non vero ... Lo stress non danneggia lo stomaco ! Lei che ne dice? Grazie per l eventuale risposta
Risposta del medico
Dr. Antonio Cilona
Dr. Antonio Cilona
Specialista in Gastroenterologia
L'ansia spesso si associa a colon irritabile (IBS) comunque i sintomi che descrive meritano una valutazione clinica che richiede la valutazione non solo del gastroenterologo ma anche dello psichiatra e forse anche dell'internista.
Risposto il: 19 Gennaio 2013