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Esperto Risponde

febbricola serotina e sospetta tubercolosi

vorrei porle una domanda in merito alla TUBERCOLOSI vi prego rispondetemi;

mi scuso in anticipo se saro' un po lungo ma vorrei illustrarvi in maniera dettagliata la mia situazione.

MARZO 2005 mi viene la febbre 38, 39,con picchi di 40 per 5 giorni nonostante la cura antibiotica (MACLADIN) prescrittami dal medico, decido di recarmi al pronto soccorso del mio paese, mi eseguono tutti gli esami del sangue, valori nella norma a parte globuli bianchi 20000, ves a 26 e una leggera glicemia, mi fanno una RX torace tutto nella norma, mi spediscono a casa dicendo che si tratta di una forte tonsillite prescrivendomi una cura di punture di una settimana, dopo 2 giorni di punture la febbre scende man mano scompare; riprendo il mio lavoro come se niente fosse dopo questa vicenda durata una decina di giorni.

MAGGIO 2005 mi viene una fastidiosissima Follicolite in entrambi gli arti superiori (dalla spalla al gomito), prima di essere diagnosticata come FOLLICOLITE, passa tutto maggio, giugno e luglio, in questi mesi il mio medico interpellato all'inizio di luglio mi fà fare una cura con FLUBASON bustine x 15 giorni senza esito e visto il protrarsi della situazione a inizio agosto mi faccio vedere da una dermatologa che mi dice appunto che si tratta di follicolite dovuta a sudorazione ecessiva e polvere (con il mio mestiere sono possibilissime cause) mi da una cura con DALAClN latte per 15 giorni ma non fa effetto quindi sceglie la cura con un antibiotico orale ZITROMAX per 3 cure consecutive;
a questo punto (meta settembre) non so se complice la fine del periodo estivo quindi meno sudorazione o l'antibiotico ma la follicolite pian piano si assorbe e scompare lasciando qualche piccolo segnetto.

DA PUNTUALIZZARE SINTOMI BEN PRECISI; QUESTA ESTATE AL LAVORO HO SUDATO MOLTISSIMO MAI COSI IN VITA MIA E NON E' CHE SIA STATA UN'ESTATE POI CALDISSIMA ; DA CIRCA META' AGOSTO INCOMINCIO AD AVERE SALTUARIAMENTE Diarrea E AD AVVERTIRE STARNI DOLORI A VOLTE FORTI A VOLTE DEBOLISSIMI A LIVELLO TORACICO/ASCELLARE CON PRECISIONE DALLA MAMMELLA ALLA PARTE POSTERIORE DELLA SPALLA PASSANDO SOTTO LE ASCELLE.

28 SETTEMBRE mi sento strano, influenzato, misuro la febbre 37,5 niente di preoccupante se non che questa febbricola persiste per una settimana, vado dal medico dice che ho la gola arrossata e mi prescrive (forse ricordandosi la storia avvenuta a MARZO) l'antibiotico, ancora MACLADIN per una settimana, ma la febbricola rimane lì alla mattina niente e alla sera puntuale torna a 37/37,4 non di più ma comunque si fà sentire, i sintomi precisati sopra persistono anche in questo periodo.

Non ci vedo chiaro, non sto bene, il medico non mi ispira fiducia, questa febbricola mi butta a terra, i sintomi sopra descritti persistono e decido quindi di approfondire la mia situazione, mi rivolgo da uno specialista che mi visita dappertutto non trova niente di particolare e mi prescrive degli esami sierologici.

5 OTTOBRE faccio il 1° prelievo sierologico, a parte ancora globuli bianchi sempre alti ma diminuiti rispetto il controllo di marzo risultati 11000, tutto il resto nella norma ma con grande sorpresa mi ritrovo con gli anticorpi per il CITOMEGALOVIRUS E LA Mononucleosi (anticorpi non malattia), lo specialista mi dice che sicuramente il CMV e' una cosa vecchia, mentre la MONONUCLEOSI potrebbe essere stata un'infezione avuta di recente e attribuisce ad essa il malessere che ho dicendomi di lasciare passar ancora un mesetto e vedere se la situazione migliora perchè potrebbe trattarsi proprio di uno strascico della mononucleosi che si risolverà più lentamente.

NON RICORDANDOMI NELLA MIA VITA EPISODI GRAVI DA ATTRIBUIRE A CMV E MONONUCLEOSI CONCORDO CON LE IPOTESII DELLO SPECIALISTA, considerando poi che i dolori al torace descritti sopra vanno sempre più indebolendosi ma la febbricola rimane e anche la diarrea non continua ma molto frequente.

Non nego che nel periodo che va da agosto a ottobre considerando i sintomi e il persistente malessere mi faccio prendere un po' dal panico ripercorrendo un po' la mia vita e le mie abitudini (niente di particolare, classica vita da single fino a 3 anni fà, niente alcol, niente tossicodipendenza) tanto da convincermi a sottopormi ad alcuni esami più specifici per HIV,HBV,HCV e SIFILIDE, fortunatamente tutti negativi, mi tranquilizzo un po' ma il malessere continua.

La mia situazione non cambia,febbricola serale, piccoli dolori al torace come sopra descritti ma di minor entita' e frequenza, ancora episodi frequenti di diarrea

10 NOVEMBRE mi reco di nuovo dallo specialista, mi visita in tutto il corpo per la 2° volta e mi prescrive altri esami sierologici, unico valore sopra la norma il TAS risultato 260 su riferimento massimo di 200, i globuli bianchi continuano a scendere rientrando nella norma risultato 10000, GRANDE SORPRESA RISULTATO POSITIVO ++ al tine test.

Lo specialista nuovamente consultato non da' peso al risultato del TAS dicendomi che potrebbe essere dovuto a ripetute faringiti e mi prescrive un RX torace per controllare meglio l'esito del tine test, il cui risultato dice che non si notano focolai in atto e che non si anno sostanziali differenze in confronto all RX torace di marzo risultato quindi normale confermando solo l'avvenuta infezione primaria ma non la tubercolosi in atto.

A parte i globuli bianchi che pian piano stanno rientrando nella norma, e i dolori al torace che sono sempre piu' deboli e meno frequenti, mi rimane la febbricola puntualmente presente tutte le sere sui 37,3 e episodi frequenti di diarrea, l'unica causa fin'ora trovata e' collegabile alla TBC anche se probabilmente non polmonare visto l'esito dell RX torace.

Mi sono informato su internet sulla tubercolosi e ho capito che anche se curabile non e' una cosa da poco,ho capito che ci sono vari stadi dall'infezione alla malattia e che prima si scopre prima si cura meglio e'.

Mi chiedo allora ne vale la pena continuare ad eseguire accertamenti fino a scoprire se i sintomi che ho siano dovuti a TBC o a qualcos'altro?

Visto che comunque si potrebbero fare terapie alle persone tubercolinico positive anche in assenza di sintomi per evitare possibili evoluzioni della malattia in futuro, ne vale la pena continuare a perdere tempo per indagare su che organo del mio corpo sia stato isolato il batterio di koch o sarebbe meglio intervenire subito con l'adeguata terapia considerando che in qualche parte del mio corpo oramai il batterio di koch e' entrato e indipendentemente da dove esso sia la terapia e' sempre quella?

Per farmi prescrivere la terapia basta il medico di condotta o bisogna prima passare per ulteriori accertamenti da un'infettivologo?

VI PREGO RISPONDETEMI, CONTINUARE A VIVERE IN QUESTO MODO NON E' FACILE NE PSICOLOGICAMENTE NE FISICAMENTE GRAZIE IN ANTICIPO
Risposta del medico
Rispondere ad alcune delle sue molteplici domande non può prescindere dalla conoscenza "clinica" del paziente. Sono certo che alcune informazioni generali in merito alla tubercolosi potranno aiutarla. Ancora oggi la malattia tubercolare è ritenuta in tutto il mondo come la patologia a cui pensare in assenza di una diagnosi certa per una malattia infettiva ad andamento subdolo. Negli ultimi tempi, con l'avvento della terapia antibiotica, ed ancora più recentemente in corso di infezione da HIV, essa ha subito ulteriori e imprevisti mutamenti. La positività al tine test indica un pregresso contatto tra paziente e bacillo ma non esprime il concetto della malattia in atto. Sappiamo che in un primo contatto tra ospite e bacillo si instaura una patologia minore, in genere autolimitantesi e risolventesi come una malattia minore delle vie aeree. Solo in alcuni casi è descritta la possibilità di un andamento anomalo con il persistere della febbricola e un senso di malessere generale con sudorazioni notturne. Conviene in questi casi rivolgersi ad uno specialista delle malattie respiratorie che potrà indicare ulteriori approfondimenti volti a porre una diagnosi certa o fortemente sospetta propedeutica alla terapia specifica.
Risposto il: 10 Dicembre 2005