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Gent.mi dottori, ho 42 anni e sono alla 33

Gent.mi dottori, ho 42 anni e sono alla 33 settimana di una 4 gravidanza di cui 1 interrottasi spontaneamente entro la 8 settimana. Premesso che ho un lieve prolasso della mitrale, che in condizioni "normali" da una decina di anni mi procura periodicamente extrasistoli, dai primi di agosto ho cominciato ad avvertire spesso anche tachicardie e successivamente aritmie varie h 24. Ho effettuato un holter: RS per l'intera durata della registrazione con Fc compresa tra 60/m e 136/m. Rari episodi di TVSN (7) di cui 3 triplette e quattro RUN-Ve di massimo 5 battiti. 306 BESV sempre isolati. Assenza di pause e di episodi di depressione del tratto ST.Sono in cura con flecainide (150 mg al dì) e le tachicardie sono scomparse, salvo rari episodi di serie di 3/4 battiti più accelerat ma non come in passatoi, ma ho numerose extrasistoli (almeno mi sembrano tali) soprattutto in concomitanza con le contrazioni uterine che da qualche settimana sono comparse numerose. Ho consultato 2 cardiologi che concordano nel ritenere che i disturbi siano dovuti solo ad un fatto meccanico, ovvero all'ìutero gravidico che preme sul diaframma e che scompariranno dopo il parto. Inutile dire che sono estremamente preoccupata, perchè consultando internet ho appreso chiaramente che le tachicardie ventricolari sostenute e non sono pericolose per la vita!Le mie domande sono le seguenti: concordate con la diagnosi e soprattutto con la scomparsa del fenomeno?Ci sono rischi per il parto considerando che dovrò effettuare un taglio cesareo?Ci sono rischi per il bambino alla nascita?Potrò allattare? Grazie anticipatamente.
Risposta del medico
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La valenza prognostica delle aritmie ventricolari è in gran parte legata alla cardiopatia sottostante. Se più specialisti hanno escluso (suppongo anche sulla base di alcuni esami come un ecocardiogramma, una risonanza magnetica ed una prova da sforzo) la presenza di una cardiopatia sottostante, la prognosi è buona. Per il parto non ci dovrebbero essere problemi. Per l’allattamento invece sì, qualora sia necessario continuare con la flecainide ( il farmaco passa nel latte e raggiunge alte concentrazioni divenendo potenzialmente nocivo per il neonato).
Risposto il: 17 Ottobre 2008